Intervista a ALICE BASSO


Vi siete mai chiesti chi si nasconde dietro la fantastica Vani Sarca? Ora potete scoprirlo...!!



1. Lavorando nell'editoria magari non puoi sempre permetterti di leggere ciò che vorresti, ma quando puoi, che tipo di lettrice sei?
Quella che devi solo sperare che non abbia per le mani una cosa che o le piace molto o le fa veramente schifo, perché è capace di rompere le palle a tutto il quartiere leggendo interi stralci e commentandoli ad alta voce, o - nel primo caso - ululando "Un genio! UN GENIO!" o - nel secondo - sbraitando "MA COS'E' QUEST'ORRORE?" e gridando vendetta al cospetto di Dio per il tempo buttato. Insomma, nell'insieme direi che sono una lettrice "passionale". E poi ho una passione, frivola e discutibile, me ne rendo conto, per i libri che non si prendono troppo sul serio: sono sempre in cerca di voci allegre, non necessariamente comiche (anzi, a ben guardare, quasi mai) ma intrise di ironia e arguzia. A quegli scrittori capaci di far passare qualche ora di puro intrattenimento io non solo dico grazie ma voglio proprio bene, come se li conoscessi di persona.


2.Hai tante passioni, ma ora sei anche una scrittrice, hai mai sognato di diventarlo un giorno?
Credo più o meno ogni giorno della mia vita da quando alle elementari la maestra ha iniziato a farci scrivere i "pensierini". Non c'è nulla di più appagante, divertente, entusiasmante che seguire lo sviluppo di una trama nuova, recitarsi a mente una scena, un dialogo, ridere da soli per una battuta che sei felice ti sia venuta in mente. Se poi a tutto questo aggiungi la possibilità che anche altre persone traggano piacere dal tuo lavoro, ah, è il paradiso, no?


3.Quanto ti rappresenta Vani e cosa ti piace di meno di lei?
Ah, qui sono preparatissima, è un argomento su cui mi hanno fatto un sacco di domande e ho le risposte pronte. Cose che ho in comune con Vani: il whisky; il tagliarci i capelli da sole; il lavoro, per un 80% (io non sono una ghostwriter ma a volte un editor ci va veramente vicino); l'amore per gli stessi libri (per forza: chiaramente in bocca a lei metto menzioni e citazioni di libri che sono piaciuti ame!); il fare battute stupide al momento sbagliato. Cosa non mi piace di lei? Questa è una domanda già più singolare! Be', a volte essere così disillusi non è un granché, e sono lieta di non condividere la sua sociopatia, anche. E poi, ragazza mia, tutto quel nero!


4.Qual è il personaggio con cui hai trovato maggiore difficoltà?
Paradossalmente, un personaggio che amo un sacco: la cuoca Irma. La ragione però è semplice: siccome Irma è ricalcata su una persona che conosco davvero e che mi piace anche di più del personaggio, mentre scrivevo avevo paura di non portarle abbastanza rispetto. E' il rischio che si corre quando ci si ispira a persone reali: siccome sai che per forza di cose dovrai semplificarne la complessità nel descriverle, hai sempre il timore di non rendere loro giustizia.



5.Hai intenzione di continuare ancora con le storie di Vani o hai altri progetti?
Nella mia testa, la trama della saga di Vani è già tutta completa e copre cinque libri (il terzo dovrebbe uscire nella primavera del 2017, se tutto va bene!). Non perché stia pianificando di sbarazzarmene, eh: io amo tantissimo Vani, mi fa tanto divertire quando scrivo di lei! Semplicemente perché mi piacciono le storie con un capo e una coda e mi piace l'idea che la sua macro-vicenda a un certo punto abbia un bel finale col botto. In ogni caso, nella mia testa è sempre tutto un traffico di idee, di nuovi soggetti, di spunti... Qualcosa potrebbe nascere già in contemporanea a Vani (senza naturalmente nulla togliere alla mia eroina preferita).


GRAZIE ALICE BASSO! 


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