[RECENSIONE] LUNGO PETALO DI MARE - ISABEL ALLENDE - FELTRINELLI EDITORE


Buongiorno Sognalettori,
eccomi tornata a parlarvi di un libro che mi ha conquistata: "Lungo petalo di mare" di Isabel Allende, pubblicato da Feltrinelli Editore.

Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1975 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola.
Con Feltrinelli ha inoltre pubblicato: D'amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il piano infinito (1992), Paula (1995), Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), La città delle bestie (2002), Il mio paese inventato (2003) e Il regno del drago d'oro (2004).
Inoltre Feltrinelli ha pubblicato Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, e La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001).


IL ROMANZO


Titolo: Lungo petalo di mare
Autore: Isabel Allende
Data di uscita: Ottobre 2019
Genere: Narrativa straniera contemporanea
Pagine: 352

1939. Alla fine della Guerra civile spagnola, il giovane medico Víctor Dalmau e un’amica di famiglia, la pianista Roser Bruguera, sono costretti, come altre migliaia di spagnoli, a scappare da Barcellona. Attraversati i Pirenei, a Bordeaux, fingendosi sposati, riescono a imbarcarsi a bordo del Winnipeg, il piroscafo preso a noleggio da Pablo Neruda per portare più di duemila profughi spagnoli in Cile – il “lungo petalo di mare e neve”, nelle parole dello stesso poeta –, in cerca di quella pace che non è stata concessa loro in patria. Lì hanno la fortuna di essere accolti con generosa benevolenza e riescono presto a integrarsi, a riprendere in mano le loro vite e a sentirsi parte del destino del paese, solo però fino al golpe che nel 1973 fa cadere il presidente Salvador Allende. E allora, ancora una volta, si ritroveranno in esilio, questa volta in Venezuela, ma, come scrive l’autrice, “se si vive abbastanza, i cerchi si chiudono”.

La commovente storia di un uomo e una donna in fuga per sopravvivere agli sconvolgimenti della Storia del Ventesimo secolo.


Sono in difficoltà a parlare dei romanzi dell'Allende perché ho il timore di essere sempre di parte. Come non potrei? Ho un infinito debito di gratitudine nei suoi confronti, grazie a La casa degli spiriti è iniziata una nuova era per me come lettrice.

Con lei ho abbandonato le letture un pó più frivole e commerciali, scelte dettate all'epoca ed anche dalla mia giovane età di allora, per entrare così in contatto con degli autori che poi mi hanno condizionato tutte le future letture, trasformandomi nella lettrice di oggi.

Era doverosa questa premessa perché ogni libro che apro dell'Allende mi riporta categoricamente al mio passato e al passato delle vicende di cui lei solitamente parla, Storia con la esse maiuscola sempre da approfondire e da esplorare.

Nel caso specifico di "Lungo petalo di mare", Isabel Allende ci porta per mano nella guerra civile spagnola con la dittatura di Pinochet, narrando la storia di personaggi descritti in maniera profonda.
Uno spaccato sulla vita di allora tra durezza e sofferenza, tra guerra e esilio, dove l'amore è sempre protagonista indiscussa, anche in quest'opera.

L'autrice ci spiega in poche pagine mezzo secolo di storia: il clima politico è preoccupante e doloroso ma i personaggi sono sempre forti, coraggiosi e mai pretenziosi; ci si affeziona fin da subito sia ai protagonisti che alla storia stessa, narrata in maniera scorrevole ma mai banale.

Nell'agosto del 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi definí il "suo poema più bello" ovvero equipaggió il Winnipeg, la nave che portó in Cile 2200 rifugiati spagnoli in fuga dalla dittatura di Franco, bastimento che si vede nella copertina del libro con il Cile e le sue case coloratissime come sfondo.

L'Allende per me si conferma una grande scrittrice, consiglio sicuramente la lettura di questo testo, sia per gli amanti appassionati dei suoi libri (come me), ma è indicato anche per chi vuole conoscere le vicende storiche spagnole in forma romanzata.




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