[REVIEW PARTY] LA GITA DEL TERRORE - KATHERINE ARDEN - MONDADORI RAGAZZI



Buongiorno Sognalettori!

Oggi il blog partecipa ad un Review Party dedicato alla narrativa per ragazzi:
“LA GITA DEL TERRORE” di Katherine Arden, pubblicato in Italia dalla casa editrice Mondadori (sezione Ragazzi 10-14 anni), che ringraziamo moltissimo per averci fornito il file per la lettura in anteprima.

Ma ora ecco qualche informazione sull'autrice.

Katherine Arden, nata ad Austin, in Texas, ha trascorso un anno di liceo a Rennes, in Francia, seguito da uno a Mosca. Al college si è specializzata in letteratura francese e russa. Dopo aver conseguito la laurea, si è trasferita a Maui, nelle Hawaii, svolgendo ogni tipo di lavoro strano immaginabile, dalla compilatrice di format, alla cuoca di crepes, alla guida di gite a cavallo.
Attualmente vive nel Vermont, ma in realtà non se ne può mai essere sicuri.


IL ROMANZO



Titolo: La gita del terrore
Autore: Katherine Arden
Data di uscita: 6 Ottobre 2020
Genere: Narrativa contemporanea per Ragazzi | Avventura | Mistero
Pagine: 192


Ollie ha undici anni, e da quando la sua geniale e avventurosa mamma non c'è più, si sente sempre un po' fuori posto nel mondo. Il suo unico rifugio è la lettura. Così, quando vede una sconosciuta che sta per gettare un piccolo libro nero nel torrente, d'impulso decide di salvarlo: glielo ruba e scappa via. In una notte di pioggia e vento inizia a leggere l'inquietante storia di un patto d'amore maledetto racchiusa tra le pagine del misterioso libriccino. Il giorno dopo scopre che la meta della gita di classe è proprio la fattoria della storia, un luogo che esiste davvero e che rivelerà un passato di misteri e sparizioni inspiegabili. Durante il viaggio di ritorno dalla fattoria il pullmino sul quale viaggiano Ollie e i suoi compagni si ferma... Mentre cala il buio e si alza una strana nebbia, sull'orologio rotto di Ollie, un ricordo della mamma, compaiono un conto alla rovescia e un messaggio inequivocabile: VIA!

C'è sempre una qualche storia di fantasmi. Che ci piaccia a no. Ovunque tu vada in questo enorme, terribile mondo meraviglioso troverai sempre una storia di fantasmi ad aspettarti. A volte inventata, a volte no.



Leggendo Mese di Ottobre – East Evansburg (paesino nel Vermont) – scuola media “Ben Withers” – classe di matematica di Mr. Easton

La piccola Olivia “Ollie” Adler (11 anni, una massa di riccioli scuri, come scurissimi sono i suoi occhi) si annoia in classe perché la lezione è fin troppo facile per lei nonostante sia solo in prima media. Così, per tirarsi su il morale, ammira fuori dalla finestra i colori autunnali e i chiari raggi di sole prima che gli ultimi sprazzi di caldo estivo lascino del tutto il posto al freddo autunnale. La voglia di scappare fuori è così grande da distrarla perfino dalla voce di Mr. Easton.

Quello che Ollie adora è pedalare sulla sua bici color prugna, nuotare nel torrente e leggere… una volta era anche un’eccellente lanciatrice nella squadra di softball e una super giocatrice di scacchi… Ma una volta, ora è tutto diverso.

Ma almeno nel libro c’erano storie d’amore e avventure sui mari, tutte cose che non avrebbe mai trovato a Evansburg. E questo a Ollie piaceva. Leggere significava essere trasportati altrove, dove lei non era più Olivia Adler.

Da un anno ha perso interesse per tante cose, come la compagnia dei compagni di classe, che le risultano indifferenti e chiassosi. In particolare non le sta simpatica la nuova arrivata, Coco Zintner, arrivata da poco dalla città, che coi suoi occhioni azzurri, i capelli biondi chiari quasi rosa, la sua faccina da angelo, il suo modo impacciato di muoversi e i suoi slanci di entusiasmo per qualsiasi cosa sia nuovo per lei, irrita notevolmente Ollie.

Coco Zintner che saltellava qua e là come una pulce. Era stata lei a gridare. Coco assomigliava a una fatina dei fiori, quelle delle fiabe. Aveva degli enormi occhi azzurri, e i suoi capelli biondo ramato alla luce del sole sembravano quasi rosa. La si poteva immaginare svegliarsi in un narciso la mattina e bere nettare di fiori per colazione. Ollie era un po’ invidiosa di lei. I suoi capelli erano una massa di riccioli scuri e nessuno l’avrebbe mai scambiata per una fatina. “Ma almeno” pensò, “se Phil Greenblatt mi ruba qualcosa sono abbastanza grossa per prenderlo a pugni.”

Nonostante questo però, Ollie si ritrova inaspettatamente a difenderla dai bulletti della scuola, attirando su di sé la gratitudine di Coco, la quale un po’ ingenuamente le chiede cosa le sia successo e perché stia sempre da sola. La cosa infastidisce ulteriormente Ollie che, per sfuggire dalle risposte… e da un’eventuale punizione per come abbia difeso Coco (in maniera non troppo…elegante, diciamo), vola fino al fiume sfrecciando sulla sua bicicletta.
Alla pozza del torrente, uno dei suoi luoghi preferiti, Ollie non immaginava che avrebbe incontrato una donna in lacrime e delirante che cercava di gettare nel fiume un vecchio libriccino dalla copertina di stoffa consunta con il titolo stampato in lettere dorate ormai sbiadite.
L’amore di Ollie per i libri la spinge a rubarle il libro per salvarlo dall’acqua, attirandosi addosso però le urla della donna… che le dà dei consigli alquanto insoliti:

«Evita i grandi spazi aperti di notte» disse. «Rimani nei piccoli spazi.»
«Piccoli?» Ollie era combattuta tra la voglia di scappare e quella di capire. «Tutto qui?»
«Piccoli!» strillò la donna. «Spazi piccoli! Rimani nei piccoli spazi, sennò vedrai cosa può succedere!» Scoppiò in una risata folle. La stessa risata della strega di plastica sul portico dei Brewster. «E ora ridammi il libro!» La risata si trasformò in un sibilo lamentoso.

Questo incontro lascia Ollie scossa, tanto che le parole della donna continuano a martellarle nella mente fino all’indomani, giorno di gita scolastica alla fattoria di Misty Valley, da sempre appartenuta alla famiglia Webster.
Tutti gli alunni di prima media sono contenti di questa gita, nonostante la pioggia, ma ad Ollie la fattoria appare piuttosto strana, così piena di innumerevoli spaventapasseri con un sorriso inquietante cucito sui volti e dei rastrelli al posto delle mani… soprattutto dopo aver iniziato a leggere il libro che ha rubato alla donna il giorno prima!

Fortuna che c’è Brian Battersby che cerca di farla sorridere ogni tanto, con qualche battuta o citazione da un libro che amano entrambi… che quel 12enne dal sorriso smagliante e bravissimo a giocare ad hockey valga più di quel che sembra?
Ollie lo scoprirà molto presto, perché delle inaspettate e misteriose vicende la spingeranno oltre i suoi limiti, la sproneranno a fidarsi del suo istinto e ad affidarsi all’aiuto e al sostegno di due nuovi amici inaspettati.

Preparatevi, perché la suspance sarà molta in questo libro e l’agitazione si potrà affettare col coltello! Anzi meglio, “col rastrello”… ma capirete meglio le mie parole solo leggendo il libro!  😉

Questa storia, raccontata da Katherine Arden, vede come protagonista una bambina piena di qualità, ma molto molto arrabbiata con la vita. Nonostante l’enorme affetto del padre che la riempie di creazioni culinarie e non solo, Ollie racchiude dentro di sé tanta sofferenza per qualcosa che le è capitato e che non riesce ad elaborare a voce alta con nessuno, nemmeno con se stessa.
E questa avventura all’insegna della paura la porterà a rimettere in discussione molte cose, anche il suo concetto di “apertura verso il mondo esterno”.

La narrazione interessante, scorrevole, e densa della giusta dose di adrenalina, viene arricchita dalla personalità forte della protagonista, così giovane eppure così piena di arguzia e sangue freddo, doti che le saranno utilissime per arrivare alla fine del libro.

Buio, nebbia, spaventapasseri inquietanti, angosciosi inseguimenti, sparizioni inspiegabili, lo scuolabus, un orologio speciale e la forza dell’amicizia sono gli ingredienti chiave che fanno di “La gita del terrore” un libro pieno di mistero ed adrenalina da leggere tutto d’un fiato. Non conoscevo l’autrice prima, ma vi assicuro che lo stile di Katherine Arden catturerà la vostra attenzione e vi attirerà dall’inizio alla fine!

Sebbene questo genere di libri non sia tra quelli che leggo più spesso, devo dire che sono stata piacevolmente stupita e che non mi sarei immaginata di divorare questo libro in così poco tempo! 😃

Ed ora, Sognalettori, non mi resta che augurarvi una buona lettura e… “Attenti ai Piccoli Spazi!” 😜


2 commenti

  1. Si può afferrare "Col rastrello.." mi hai fatto ridere xD
    Ti ringrazio per aver partecipato! :)

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    1. Ho letto solo ora il tuo commento... ehehe xD Ci calza proprio a pennello.... anzi "a rastrello", no?? ;-P
      E' stato un vero piacere anche per me! ;-)

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