[REVIEW PARTY] UNA VOLTA è ABBASTANZA - GIULIA CIARAPICA - RIZZOLI


Cari Sognalettori, oggi voglio parlarvi del nuovo libro di Giulia Ciarapica che dopo il successo di "Book blogger. Scrivere di libri in rete" ha deciso di pubblicare il suo primo romanzo intitolato "Una volta è abbastanza" uscito il 2 aprile grazie a Rizzoli, che ringraziamo per la copia in anteprima.

IL ROMANZO

Genere: Narrativa Contemporanea
Data di uscita: 02 Aprile 2019
Prezzo cartaceo: 19,00€
Prezzo ebook: 9,99€

L'Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d'Ete, un borgo sperduto dell'entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell'ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore - capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l'occasione giusta - quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Nonostante siano così diverse, l'amore che le unisce è viscerale. A metterlo a dura prova però è Valentino: non supera il metro e sessantacinque, ha profondi occhi scuri e non si lascia mai intimidire. Attirato dall'esplosività di Annetta, finisce per innamorarsi e sposare Giuliana. Insieme si lanciano nell'industria calzaturiera, dirigendo una fabbrica destinata ad avere sempre più successo. Dopo anni, nonostante la guerra silenziosa tra Annetta e Giuliana continui, le due sorelle non sono mai riuscite a mettere a tacere la forza del loro legame, che urla e aggredisce lo stomaco. In queste pagine che scorrono veloci come solo nei migliori romanzi, Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.


"Una volta è abbastanza" è il primo libro di una trilogia tutta familiare, e quando ho letto la trama ne sono rimasta immediatamente affascinata e ho sentito la necessità di leggerlo assolutamente.
La prima cosa che mi ha colpito è stato il periodo storico nel quale il libro è ambientato, il dopoguerra italiano; ci troviamo nel piccolo borgo sperduto di Casette d'Ete, nel marchigiano, la vicenda copre un arco temporale di circa vent'anni, dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1946 fino alla fine degli anni sessanta.
Davanti ai nostri occhi si prospetta lo specchio di un'Italia uscita devastata dalla fine della guerra; miseria e disperazione fanno da padroni e ognuno a modo proprio cerca di continuare a vivere.
Vediamo un'Italia che faticosamente cerca di risorgere per riconquistare la propria dignità, quella dignità che la guerra con la sua crudeltà ha ridotto in cenere.
Le giornate di fatica e di calura volano via così, una appresso all’altra, rubando tempo e gioventù all’amore. Non c’è abbastanza spazio per i sentimenti, ognuno è rapito dall’ossessione della povertà, di quell’inopia che ha contraddistinto la sopravvivenza post-guerra mondiale. È nei laboratori che accade tutto, tra una tomaia e una forma in legno; i fatti succedono, si accavallano e inciampano sui gradini di case nuove ma sempre vecchie, instabili.
Scorrendo le pagine del libro si intuisce chiaramente l'amore che l'autrice ha impresso nel raccontare la sua terra, il profondo senso di devozione e appartenenza che come lei, ognuno di noi, sente per le proprie origini.
Una delle tante particolarità del libro è l'uso del dialetto marchigiano nei dialoghi fra i personaggi, che dona alla storia ancora più autenticità e rende i personaggi veri e realistici.
Il romanzo inizia con il racconto di nonno Valentino a sua nipote che ci narra la sua storia... conosciamo così due sorelle, Giuliana e Annetta, due facce della stessa medaglia, due donne figlie della loro terra forgiate dalla fame e dalla paura, dalla fatica e dal lavoro perché a quei tempi fin dalla tenera età i giovani non conoscevano la spensieratezza ma crescevano fin troppo presto, andando a lavorare per imparare un mestiere, e guadagnare quei pochi soldi che servivano per tirare avanti.
Giuliana, la più giovane, che sembra cosi insicura e dimessa ma che in realtà dentro di sé nasconde cosi tanti sentimenti che cercano di uscire all'esterno con prepotenza, è una donna che ama profondamente e che tiene alla famiglia ma c'è qualcosa nel suo carattere e in alcuni suoi comportamenti che non me l'ha fatta apprezzare del tutto.
Annetta invece è l'opposto della sorella, è un vulcano in piena, un turbine di passioni, direi quasi incontenibile e soprattutto ingestibile; è una donna troppo moderna per i suoi tempi, la sua costante ricerca d'indipendenza e il suo modo di trasgredire fregandosene delle chiacchiere la rendono diversa dalle altre donne del paese.
Valentino sa che Annetta è una creatura indomabile, è attratto proprio da quella forza, da quell’istinto quasi animalesco che la spinge a buttarsi tra le braccia della vita. La ragazza, però, è fin troppo sfuggente, tiene ben salde le redini del suo mondo non commetterebbe mai l’errore di lasciarle in mano a qualcun altro, men che meno a un uomo. Consapevole del suo potere seduttivo, sfila per le vie del paesello camminando a testa alta sotto gli sguardi rapaci di chi la osserva.
Lei vuole essere libera ma il prezzo della libertà porta con se una solitudine di cui la ragazza non ha paura ma che in fondo un po’ le pesa.
Due sorelle così diverse ma così visceralmente legate da un affetto profondo e feroce che le riavvicina in continuazione nonostante incomprensioni e scelte di vita le separino inevitabilmente.
In mezzo a loro c'è Valentino, che prima si fidanza con Annetta ma quando torna dalla guerra e scopre che la ragazza durante la sua assenza l'ha tradito con altri uomini decide di lasciarla; poi sposa Giuliana di cui s'innamora e insieme formano una famiglia unita.
...È un lusso che non tutti possono permettersi, quello di amare qualcuno, ed è anche rischioso, perché non sai mica come ne esci... Con Giuliana ho deciso di rischiare, è lei la donna con cui voglio buttarmi giù dal dirupo, perché so che anche lei salterà, e se ci faremo male vorrà dire che lo faremo in due.-Valentino termina la frase e una manciata di biglie rotola lungo la strada bianca. Si rincorrono e si scontrano, piccoli oggetti tondi che accompagno il suono delle sue ultime parole con il loro tintinnio. Forse è proprio questo l’amore, un gioco dalla forma tonda e perfetta, che arriva di corsa e risuona lungo la via.
Annetta non perdonerà mai alla sorella la sua relazione con Valentino, che per lei rappresenta un tradimento, e negli anni a venire serba nel cuore il rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere fra lei e l'uomo, ma la verità, come dice una volta Giuliana è che Annetta e Valentino sono troppo simili, entrambi concentrati troppo su se stessi e quasi egoisti, non esitano a calpestare i sentimenti degli altri pur di ottenere quello che vogliono e a lungo andare avrebbero finito per distruggersi a vicenda.
Giuliana e Valentino insieme portano avanti il sogno di una vita migliore e partendo dal piccolo magazzino dove creavano semplici calzature, pian piano rischiano e pensano in maniera innovativa, cosi i loro sacrifici vengono ripagati quando la loro piccola attività si espande diventando una grande azienda calzaturiera.
Questi personaggi sono l'emblema di un paese che cresce e che con fatica riesce a rialzarsi, segnando l'inizio di un periodo di grande prosperità.
Intorno ai protagonisti ruotano molti personaggi secondari, amici e parenti vicini alla famiglia di Giuliana, ognuno con la propria storia che ci parla a volte di amori impossibili e di umiliazioni, come quella di Rita che s'innamora del figlio di una ricca famiglia nella quale lavora ma è un amore fallito in partenza, e nonostante ciò la donna non saprà mai rassegnarsi; o come la tragica storia di Giovanna e sua figlia Enrichetta, che mi ha lasciato l'amaro in bocca e un senso di tristezza addosso.

L'autrice ha fatto un lavoro eccellente nella caratterizzazione dei personaggi e ognuno di loro è essenziale per rendere unica la trama, leggendo mi sembrava di trovarmi davanti alla sceneggiatura di quei bellissimi e famosi film del dopoguerra,  come Poveri ma belli e Riso amaro, e ho visto nella mia mente i personaggi con i volti di Marisa Allasio e Vittorio Gassman.
Mi sono completamente innamorata di questo romanzo, dei suoi personaggi e di Casette d'Ete e ho immaginato di camminare per le vie antiche e silenziose di questo piccolo paese.
Giulia è riuscita a trasmettermi con le sue parole l'amore per questa terra, un amore tangibile che si sente e si vede ad occhi aperti, spero solo che il seguito esca molto presto perché non vedo l'ora di ritrovarmi nuovamente in compagnia di Giuliana, Annetta e tutti gli abitanti di Casette d'Ete.

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