[RECENSIONE] ELMET - FIONA MOZLEY - FAZI EDITORE


Buongiorno Sognalettori, oggi vi parlo del romanzo d'esordio di Fiona Mozley, "Elmet", edito da Fazi Editore. 

IL ROMANZO

Genere: Narrativa contemporanea
Data di uscita: 27 settembre 2018
Prezzo cartaceo: 18,00€ 
Prezzo ebook: 9,99€


Elmet, l'ultimo regno celtico indipendente in Inghilterra, terra di nessuno e santuario di fuorilegge, rifugio ma allo stesso tempo trappola, è il lembo sperduto dello Yorkshire che oggi fa da sfondo a questa storia. Vi abitano Daniel e Cathy, fratello e sorella adolescenti. Sono stati abbandonati dalla madre, che sembra essere sparita nel nulla, e vivono, senza regole e senza contatti col mondo esterno, col padre John, un pugile di strada burbero e solitario, nella casa in mezzo ai boschi che lui ha costruito con le sue inani, dormendo all'addiaccio nei primi giorni, sostenendosi di caccia e raccolta. Un vero e proprio nido, in cui i tre trovano la serenità, finché non compare il signor Price, ricco proprietario terriero senza scrupoli, padrone di gran parte degli alloggi e dei terreni locali e sfruttatore dei suoi lavoratori, che reclama il terreno dove John ha costruito la sua casa, affermando di possederlo legalmente. E con le stesse mani con cui ha ricreato una serenità perduta, John sarà pronto a difenderla... Ritratto brutale e commovente di una famiglia atipica che vive ai margini della società, "Elmet" fa riflettere su quanto possa essere difficile trovare il proprio posto nel mondo e sull'impossibilità di rintracciare un senso di giustizia per coloro che non sanno scendere a compromessi.
Questa è la storia di una famiglia composta da Daniel, Cathy, la sorella e John, il padre. Vivono ad Elmet, in una casa nel bosco costruita interamente da John. 
"Una vera casa è una questione di attesa. Di farla nostra, di lasciarle met-tere radici, di ancorare lei e noi al susseguirsi delle stagioni, dei mesi e degli anni."
Daniel e Cathy, orfani di madre, vivono senza nessun tipo di regola (almeno come possiamo intenderla noi oggi), ma circondati dall'esclusivo amore di John, che insegna loro a fabbricare archi e frecce per cacciare poi gli animali che mangeranno. 
"Secondo papà è importante per noi imparare a vivere di quello che siamo capaci di fabbricare o trovare da soli."
John di lavoro fa il pugile in incontri organizzati principalmente per soldi e in clandestinità; con questo "lavoro" si guadagna da vivere e mantiene i figli.
"Non avrebbe mai potuto attirare nessuno, con il carattere che aveva. Non c'era nulla di benevolo o rassicurante nel suo modo di fare. Di lui sapeva-no solo che era l'uomo più forte che chiunque avesse mai incontrato, e che in combattimento era spietato."
John chiede a Vivien, vicina di casa e amica di famiglia, di fare da insegnante a Daniel e Cathy quando lui è "al lavoro". Cathy ha un atteggiamento ostile nei suoi confronti, non si sente a suo agio con lei, e preferisce stare all'aperto, nei boschi, da sola, mentre Daniel è contento di passare del tempo con Vivien, anche se è sempre nervosa, sembra si vergogni di loro nonostante non ci fosse nessuno a vederli.
"Se ti prendi cura degli altri alla fine te ne viene sempre del bene".
Un giorno il signor Price, proprietario della terra dove loro vivono e di quasi tutti gli altri alloggi presenti in città, uomo senza scrupoli, decide di voler riprendere la terra e di conseguenza anche la casa costruita da John.
Ed è a questo punto che esplode la trama, non si può fare a meno di vivere i sentimenti dei personaggi pagina dopo pagina come se i protagonisti fossimo noi, fino ad arrivare all'epilogo, dopo scene decisamente crude e violente, che mi hanno fatto male, lasciato un segno.

Elmet è un libro d'esordio, ma devo dire che per me è davvero molto, molto di più. È un romanzo incantevole, la scrittura è descrittiva, a tratti poetica, l'ambientazione è perfetta, ti sembra quasi di camminare sui sentieri di terra e di respirare l'odore degli alberi ed il profumo dei fiori del bosco di Elmet. Difficile trovare romanzi d'esordio scritti in modo così superbo. 
I tre personaggi seppure diversi tra loro, sono profondamente legati l'uno all'altro.
John, uomo dalla tempra e dalla forza quasi sovrumana, è un uomo che sente il bisogno di combattere per il benessere fisico e psicologico, un padre che ha fatto da madre ai suoi figli, amorevole ma con l'estremo desiderio di stare il più lontano possibile dalla gente, esclusi ovviamente i suoi figli.
Cathy, forte e coraggiosa, un pò "maschiaccio", è il mio personaggio preferito del romanzo, una ragazzina che a solo 15 anni si trova di fronte a svariati episodi di violenza sessuale, ai quali decide di rispondere con le stesse armi, usando quella forza fisica tipica degli uomini. Per la costruzione di questo personaggio devo complimentarmi con Fiona Mozley; la sua penna è riuscita a descrivere alla perfezione l'emancipazione di una ragazzina che nel profondo è già donna e che risulta essere la pietra miliare della famiglia. 
Daniel, voce narrante del romanzo, è un ragazzino sensibile ma tenace, dall'aria innocente. È lui che pulisce casa, prepara da mangiare e si occupa del padre e della sorella; è un personaggio che mi ha fatto molta tenerezza, avrei più volte voluto abbracciarlo durante la lettura del libro, proteggerlo dalla violenza inaudita che lo circondava. 

Un romanzo sulla famiglia e sulla sua crescita in un contesto non troppo "legale", sulla necessità di difendersi dalla violenza, non solo fisica, ma anche quella dettata dalla cattiveria di chi detiene il potere ed i soldi. 

Nessun commento