[IL NOSTRO DIARIO] PAGINA #8 - BOOKCITY 2018


Milano: una nuova realtà a tutti gli effetti! 
Insomma, ne ho visitate di città, ma nessuna mi ha mai presa così tanto! Mi sembrava quasi di essere tornata alla dinamica vita londinese (nel fiore dei miei diciotto anni) ma, allo stesso tempo, di rivivere l’atmosfera parigina: avvertivo una sorta di magia nell’aria!
Il viaggio è stato lunghissimo e, come sempre, ho dormito a malapena… si sa com’è: l’entusiasmo non lascia tregua! Sul sedile accanto, un ragazzo mi raccontava di viaggi ed iniziative di vita: partire e lasciare tutto, ricominciare da zero e ricostruire se stessi. È così che va: arriva il momento in cui non c’è più tempo per rimpiangere il passato e bisogna per davvero rimboccarsi le maniche e costruirsi un futuro degno delle nostre aspettative perché nessuno lo farà al nostro posto. Dobbiamo vivere per noi stessi, per chi ha creduto che non ce l’avremmo mai fatta e ha riso ad ogni nostra caduta e per chi, invece, ha sempre fatto il tifo per noi. Non c’è tempo per guardarsi indietro, la vita non aspetta.
Non potevo fare a meno di pensare che qualche ora dopo avrei avuto l’opportunità di confrontarmi con autori che seguo da tempo e, soprattutto, che avrei rivisto la meravigliosa Virginia Bramati presentare alla GAM di Milano! Guardavo il programma Bookcity estasiata: c’erano numerosissimi eventi sparsi per la città e mi sarebbe piaciuto partecipare ad ognuno di questi! Purtroppo però avevo soltanto due giorni a disposizione e dovevo programmare al meglio orari e trasporti (la prima volta a Bookcity è come approssimarsi a un labirinto!)
Facciamo un passo indietro: BOOKCITY.
A dire il vero fino a qualche anno fa non sapevo nemmeno cosa fosse, per noi pugliesi queste iniziative sono sempre molto lontane! Bisogna ammettere che Diario di un Sogno mi ha dato modo di crescere non solo come persona, ma anche culturalmente: chi avrebbe mai pensato che in meno di due mesi sarei tornata per la seconda volta in questa grande città mossa dall’amore per i libri? Ho sempre scritto tanto, sin da quando ero bambina, e la lettura è sempre stata parte integrante di me. Durante le scuole superiori mi chiamavano “la scrittrice” perché ogni qualvolta fossi presa dall’ispirazione riempivo il banco di parole, poesie, racconti; a volte mi divertivo anche aggiungendo piccole illustrazioni che rafforzassero il concetto (sarà che il Piccolo Principe mi è sempre rimasto impresso!)
Insomma, Bookcity è un’iniziativa milanese che rende la città la vera Capitale Italiana della Letteratura. “È la grande festa di libri, autori e editoria con oltre 1300 eventi che per 4 giorni (15-18 novembre) invadono Milano. La forza di Bookcity sta anche nella sua capacità di coinvolgere l’intera città; soprattutto protagonisti sono gli autori, che in queste giornate hanno l’occasione di un incontro ravvicinato con i propri lettori.”
Cara Bookcity,
Diario di un Sogno c’è.
Milano, sabato 17 novembre, ore 10.30
Il mio primo evento è stato il READING AL BUIO presso l’Istituto dei ciechi. Ho deciso di parteciparvi colpita dall'originalità del nome dell’iniziativa, LEGGERE CON MANI E VOCE, e ciò che ho vissuto in quelle ore mi ha lasciata senza parole.
I fantastici autori Federica Bosco, Claudia De Lillo e Daniele Cassioli presentavano a una sala calorosa e accogliente i loro capolavori: IL NOSTRO MOMENTO IMPERFETTO, NINA SENTE e IL VENTO CONTRO.
Quando la Bosco ha cominciato a leggere un estratto del suo libro me ne sono innamorata ma i veri brividi sono giunti nel momento in cui Manuele Bravi, un ragazzo non vedente, ha proseguito la lettura. Nonostante fosse privato della vista ha letto in una maniera ESTASIANTE e ha dimostrato la grandezza e l’importanza non solo del braille ma dell’amore e della passione con cui ci si rapporta alla letteratura, anche essendo in una condizione che per la società può sembrare “di svantaggio”. Manuele ha lanciato un messaggio importante dimostrando di avere una capacità interpretativa migliore di qualsiasi comune “vedente”: credo che io stessa non avrei saputo far di meglio. Sembrava quasi di essere a teatro.
Successivamente Claudia de Lillo ha introdotto NINA SENTE parlando innanzitutto di sé: dodici anni fa lavorava come giornalista finanziaria e, per deviare lo stress, un giorno ha improvvisamente scelto di aprire un blog per mamme. È così diventata la donna “dei bambini” ed è per questo che ha voluto dare una svolta alla sua immagine scrivendo un giallo. Al suo contrario Nina, la protagonista della sua storia, non ha potuto scegliere: 35 anni con un figlio e un posto in banca ottenuto grazie a un amico che improvvisamente viene a mancare. È qui che inizia la storia.
Ammetto di esser stata particolarmente presa dalla lettura della de Lillo e l’ausilio di Manuele ha dato un tocco di colore in più ad una tavolozza di emozioni.
La mia giornata però era fin troppo piena per poter restare; ed ecco che…

Milano, Circolo Filologico Milanese, ore 12.00
Credo che sia stata un’emozione differente proprio perché questa volta ero davvero di parte: Antonio Dikele Distefano è un autore che ammiro molto e che sento più vicino al mio stile e al mio modo di vedere le cose. Ho letto tutti i suoi libri (confesso, BOZZE ancora mi manca!) e in ognuno ho ritrovato una parte nascosta di me. Scrive in una maniera molto semplice e diretta, capace di far rabbrividire chiunque ed è questo che fa di lui un autore meritevole. Non sono mai semplici storie: a parlare è quasi sempre l’inconscio dei protagonisti; è una vera e propria introspezione.
Così, piena di emozioni pronte ad esplodere, sono corsa all'evento HO PRESO L’INFLUENCER, iniziativa promossa dalla Bird&Bird al fine di spiegare ed analizzare il fenomeno dell’influencer, che oggi è in continua evoluzione.
Ad aprire le danze è stato Guglielmo Panzera, imprenditore e fondatore del progetto "Il Pagante". La sua storia ha avuto inizio con una semplice pagina Facebook; nel momento in cui ha cominciato ad aver visibilità si è deciso a dare una svolta con una prima canzone pubblicata su Youtube. Questa ha riscontrato un discreto successo nel milanese e ha spinto il gruppo a comporre una seconda canzone che ha poi oltrepassato le mura della città, una terza che li ha portati a suonare nei locali citati nei testi e infine altri due componimenti che hanno permesso loro di espandere il target fino alla Warner Music.
Questa storia dimostra che l’industria discografica d’oggi è completamente cambiata: basta essere “social” e “seguiti” per essere qualcuno.
Rita Tardiolo, avvocato dello Studio Legale Bird&Bird, ha parlato di pubblicità e trasparenza sul web.

È giunto poi il momento che aspettavo con ansia: Antonio Dikele Distefano.
Antonio nasce con un romanzo autopubblicato e riedito da Mondadori (FUORI PIOVE. DENTRO PURE. PASSO A PRENDERTI?) e riscontra immediatamente un successo sorprendente. Parla di una storia d’amore finita tra due persone di “diversa etnia”, per disapprovazione di terzi. L’autore ha sempre rivelato essere la sua storia e, in qualche modo, è facile commuoversi dinanzi ad un romanzo così intenso.
È d’obbligo riportarvi la trama!


"Scusami se hai conosciuto il peggio di me, se sono noioso, se ti ho fatta piangere davanti alle tue amiche mentre ero dall'altra parte della città, se attraversi la strada da sola, se rispondo 'Anche io' quando mi scrivi 'ti amo', quando sarebbe più giusto 'oggi di più', se non sono l'uomo giusto per tua madre, se ogni mio regalo risulta scontato, se quando facciamo l'amore ti bacio un po' di meno e me ne accorgo solo quando mi chiedi di baciarti un po' di più, se ho sempre la batteria scarica. Scusami se mi fai arrabbiare." 
 C'è una storia d'amore importante, durata un anno e osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero e per i genitori di lei il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio, gli amici, la scuola e altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amori, momenti che fanno crescere, istanti indimenticabili. "Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?" è la vita di un ragazzo raccontata di getto, inseguendo le emozioni, passando da un'immagine all'altra. Pagine cariche di sentimento, frasi che colpiscono il cuore e destinate a essere scritte e riscritte. Un racconto fatto di momenti singoli, come singole canzoni, che insieme fanno la playlist di una vita.

Il successo di Antonio è in continua crescita: sempre più cuori ne vengono coinvolti! Dopo il suo primo capolavoro è arrivato PRIMA O POI CI ABBRACCEREMO, CHI STA MALE NON LO DICE e BOZZE. In ognuno di questi libri ritrovate le mie migliori lacrime!
Ha raccontato la sua storia e come il web gli abbia permesso di diventare la persona che è adesso. Un romanzo su Amazon funge da “start up” per tutti gli autori sempre considerati incompresi; è in quel momento che si dimostra il proprio valore e lui ci è riuscito perfettamente vendendo migliaia di copie in pochi giorni ed attirando l’attenzione di una grande CE come la Mondadori. La vera vittoria per chi ha sempre sognato di essere qualcuno che non riusciva ad essere perché la società ci impone degli ideali che sono lontani da noi. “Se sei nero non puoi mica essere uno scrittore, che ne sai dell’italiano?”. Antonio ha dimostrato al mondo che i pregiudizi sono solo carta sporca, quella che vale si trova nel cuore.
Al giorno d’oggi è una sorta di influencer proprio per le sue frasi e i suoi video, tanto forti da esser riproposti in tutto il web: a chi non è mai capitato di leggere o citare una sua frase?

Eleonora Rosati, associate Professor in Intellectual Property Law alla University of Southampton, UK, si è occupata dell’aspetto giuridico di in influencer, circa l'utilizzo di materiale proprio ed altrui sui social network e su altre piattaforme del web.
Matteo Fumagalli, critico letterario di nuova generazione, ci ha raccontato la figura del booktuber (un po’ come il nostro blog, ma in formato video).
Un booktuber è lettore accanito, molto vicino al mondo dell’editoria e con una buona preparazione ed è considerabile un influencer nel campo letterario. Non si occupa solo di pubblicizzare un determinato libro, ma anche di informazione e critica, coinvolgendo i suoi follower con articoli, recensioni, giveaway e dirette live da eventi letterari. Sono in stretto contatto con le case editrici ed hanno così modo di conoscere più da vicino il mondo letterario che andranno poi a promuovere o criticare, a seconda delle loro impressioni.
(Sarebbe un’idea carina lasciarvi una nostra videorecensione, ogni tanto… che ne pensate?)
Edoardo Barbera della Bird&Bird ha presentato l’interessantissimo evento.

Milano, Teatro Franco Parenti, ore 14.30
Michele Bravi nasce come cantante, talento di XFactor che ha raggiunto l’apice del suo successo partecipando al Festival di Sanremo 2017 con IL DIARIO DEGLI ERRORI e aggiudicandosi così il quarto posto.
Il lancio del suo libro NELLA VITA DEGLI ALTRI, edito Mondadori, lo vede per la prima volta protagonista di un mondo nuovo. Ha preferito staccarsi dai soliti libri di personaggi famosi che raccontano la loro storia e ha scritto un romanzo che parla delle sue insicurezze, dichiarando che una canzone non basta per racchiudere l’universo di pensieri, gioie e tormenti che caratterizzano i suoi passi.
Non ho ancora avuto il piacere di leggere il suo libro, ma Michele è riuscito a catturare completamente la mia attenzione: sono proprio curiosa! Credo che sarà nelle mie prossime letture.
Vi riporto qui la trama.


Quanto c'è di noi nella vita di chi ci sta attorno? Quanto c'è degli altri nella nostra vita? Qual è la distanza che intercorre tra il modo in cui noi ci vediamo e quello con cui gli altri ci guardano? Domande che riguardano il gioco degli specchi e che prendono forma in questo romanzo, che racconta, con una consapevolezza e una poesia inedite, i temi dell'identità e dell'immedesimazione. Al piano terra di una palazzina di cemento squadrata e piena di finestroni e di inferriate, c'è la panetteria del signor Bisacco. L'odore del suo pane si infiltra tra le fessure strette dell'intonaco crettato e gli spiragli degli infissi da sostituire, profumando e amalgamando la vita delle persone che abitano il condominio. L'edificio ha cinque piani e accoglie e racconta molte storie. Quella di Angelo, un uomo spaventato che vive la sua passione per la fotografia con gravità e sofferenza. Quella della signora Vera, che viene da Padova ma sogna Parigi e lussi impossibili. Di Achille, un uomo complesso che cerca nel cibo la sua vendetta contro il mondo. Quella della signorina Eco, la cui bellezza nasconde una sottile punta di coraggio verso la Vita. Cinque storie memorabili che si intrecciano e si rispecchiano tra immagini slegate e suoni sfarinati, descrivendo il caos di un uomo smarrito nelle sue profondità. Questo di Michele Bravi è un esordio singolare il cui racconto somiglia più a una canzone da leggere a voce alta. Così come suona la sua lingua: ariosa, empatica, immaginifica, ritmica. Un romanzo che racconta il viaggio di un uomo dentro la vita degli altri e degli altri dentro la sua. Storie attorcigliate che si infrangono come uno specchio rotto e che si ricompongono in una progressione di azioni potenti come fucilate al petto.

Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, ore 18.00
La giornata continua con un incontro particolare: Donato Carrisi nell'anticipazione del suo nuovo thriller.
Ha parlato di apocalisse digitale spiegando quanto il mondo social stia manipolando le emozioni. Svariate fake news al solo fine di imporre odio o amore nei confronti di qualcuno e qualcosa: quanta importanza diamo al nostro tempo?
Carrisi è un uomo di grande teatralità, al quale è impossibile non prestare ascolto.
Durante l’evento ha chiesto al pubblico di spegnere i cellulari per poi riaccenderli mezz'ora dopo attivando la suoneria delle notifiche (lascio immaginare il trambusto!). Ogni cellulare era intasato di messaggi INUTILI quali faccine, teschi o parole senza nessun significato vero. A questo punto c’è da chiedersi: quanto tempo sprechiamo per tutto ciò?
L’apocalisse digitale sarà così il punto di partenza del nuovo capolavoro di Donato Carrisi: IL GIOCO DEL SUGGERITORE, in uscita con Longanesi il 3 dicembre 2018.

Una villetta isolata nel bosco. Una famiglia che ha rinunciato a ogni cosa, compresa tutta la tecnologia che ci circonda, pur di trovare la pace. Invece, troverà la morte. Una strage con un colpevole... Ma senza cadaveri. Un assassino senza passato, senza identità. Senza alcuna presenza su Internet, un uomo che per tutta la sua esistenza è riuscito a sfuggire alle telecamere di sorveglianza. Un enigma in carne e ossa, che non rivela dove ha celato i corpi... Anzi, non pronuncia nemmeno una parola. Solo una muta, inquietante convocazione. Un nome: quello di Mila Vasquez.


Milano, domenica 18 novembre
Seconda giornata intensa ma piena di emozioni.
Si comincia con la mitica Virginia! Forse dovrei correre.

Galleria d’Arte Moderna di Milano, ore 11.00
Virginia non delude mai.
Ho parlato molto di questa presentazione, anche nei giorni precedenti, proprio perché tengo a quest’autrice in particolar modo. È stata la mia prima conferenza stampa da blogger (due mesi fa) e ho amato ogni singola parola dei suoi libri. CERCASI AMORE VISTA LAGO è una vera e propria opera d’arte, scritta e cucita a meraviglia.
La Bramati è una donna molto umile nonostante i suoi numerosi successi. Molti pensano che sia un’autrice unicamente “fiocco rosa” perché i suoi libri parlano spesso di storie d’amore… invece non è per niente così! Ci sono tantissime altre sfumature che rendono i suoi romanzi COMPLETI: in CERCASI AMORE VISTA LAGO si affrontano molti temi come l’emancipazione femminile (dal momento che la protagonista riesce a guadagnarsi una certa autorità anche lavorando in cantiere, circondata da soli uomini), i favoritismi, la corruzione e i tradimenti (la sua migliore amica si “presta” pur di mantenere il lavoro) e poi… c’è la parola COSTRUIRE. Bianca, personaggio protagonista, costruisce dall'inizio alla fine del romanzo: costruisce case, idee, sogni, costruisce una nuova vita nel momento in cui si ritrova senza il lavoro per cui ha sempre lottato. Bianca costruisce e vende case, ma ne vorrebbe una che possa sentire davvero sua e che inconsapevolmente la porta ad un’idea di famiglia che non l’aveva mai sfiorata.
Carolina Capria ha moderato questo bellissimo evento.

Triennale di Milano, ore 12.30
(Ammetto, l’idea motrice era quella di trovare Lino Guanciale… ma non c’era!)
Alessia Gazzola è una fantastica autrice che ha coinvolto ogni fascia d’età, in particolar modo con L’ALLIEVA, fiction televisiva tra le più famose e seguite d’Italia.
Ha svelato vari aneddoti riguardo il backstage della sua serie mostrandosi per la donna solare e divertente che è. Collabora tantissimo con gli interpreti dei suoi personaggi e la cosa più bella è che loro s’immedesimano nei ruoli a tal punto da dare un’anima e un’identità ai “disegni” di Alessia.
Francesca Crescentini, blogger, ha presentato l’evento. A decorare il tutto c’erano gli Shalalalas, gruppo che firma la colonna sonora della serie tv “L’Allieva”.

Castello Sforzesco, ore 17.00
Miriam Toews, scrittrice canadese ha presentato il suo nuovo romanzo: DONNE CHE PARLANO.
È una storia che racconta donne stuprate nel sonno, prede di una profonda ingiustizia che si assicurerà di non dar loro pace.
A moderare l’evento c’era la grandiosa Federica Bosco, talento letterario italiano.
La Toews ha raccontato che nella comunità in cui è cresciuta le donne non avevano alcun diritto ed era facile essere scomunicati per atti innocenti come ballare o semplicemente divertirsi.
Essere donna ha sempre comportato nella società uno sguardo di inferiorità, ma da dove si comincia per migliorare il mondo?
Farò in modo che sia tra le mie prossime letture.

Venivano narcotizzate con lo spray per le mucche, e poi stuprate nel sonno. Si svegliavano doloranti, sanguinanti. E si sentivano dire che era tutto frutto della loro sfrenata immaginazione, o eventualmente del diavolo. Invece i colpevoli erano uomini della comunità: zii, fratelli, vicini, cugini. Che fare adesso, con questi uomini, che sono in carcere, ma presto usciranno su cauzione e torneranno a casa? Perdonare, come vorrebbe il pastore Peters? Rispondere con la violenza alla violenza? O andare via, per sempre, per affermare una vita diversa, di rispetto, amore e libertà? Il romanzo parte da qui: dal momento in cui le donne devono decidere cosa fare. Sono donne sottomesse, abituate a obbedire. Nascoste in un fienile, prendono in mano, per la prima volta, il proprio destino. La loro ribellione incandescente risana. E linfa vitale anche per August Epp, l'uomo amorevole e giusto che aveva perso la speranza, e che le donne chiamano a testimone della loro cospirazione di pace, perché possa raccontarla.

Stazione di Milano, lunedì 19 novembre
La mia avventura finisce qui. Bookcity è davvero una grande opportunità ma soprattutto è IMMENSA! Mi sono divertita molto; ringrazio Diario di un Sogno per tutto ciò che mi sta insegnando, ringrazio questa bellissima città e l’organizzazione Bookcity Milano.
Alla prossima!

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