[RECENSIONE] LA SOLITUDINE DI UN CORPO ABITUATO ALLA FERITA - ELVIRA SASTRE - GARZANTI


Cari sognalettori, oggi vi parlo di un libro un po’ diverso da quelli che recensiamo di solito, ma (confesso) ci tengo in particolar modo!
È la volta de LA SOLITUDINE DI UN CORPO ABITUATO ALLA FERITA, della scrittrice spagnola Elvira Sastre, edito Garzanti. A questo punto vi chiederete: ma perché Mariel sembra così emozionata? Vi risponderò con una sola parola: POESIA.
Come ben sapete, si tratta di un genere che mi riguarda molto da vicino (insomma, gioco in casa!) e posso certamente dirvi che la Sastre è riuscita ad emozionarmi parola per parola, sospiro per sospiro.
IL ROMANZO


Genere: Narrativa/Poesia
Data di uscita: 25 Ottobre 2018
Prezzo cartaceo: 12,00€
Prezzo ebook: 7,99€


Dolce e ribelle, classica e contemporanea, misteriosa e sincera, Elvira Sastre è la giovane poetessa che il mondo stava aspettando: i suoi versi trasmettono emozioni potenti come scariche elettriche, e le sue storie incisive e taglienti danno voce a una intera generazione raccontandone con candore e sincerità le battaglie interiori tra passione e desiderio di indipendenza, speranze e sofferenze, amicizie e disillusioni. Grazie all’estrema onestà con cui dona le sue emozioni e all’immediatezza di uno stile inconfondibile, nel racconto di una storia d’amore finita, ogni lettore riscoprirà la forza per riprendere in mano la propria vita e l’energia per andare avanti sempre, a ogni costo, con tutta la potenza che solo la grande poesia è in grado di infondere.
LA SOLITUDINE DI UN CORPO ABITUATO ALLA FERITA è una raccolta poetica che, come il titolo suggerisce, parla del dolore della solitudine. In seguito a un doloroso addio, l’ “io” lirico si ritrova a fare i conti con se stesso e, soprattutto, con quello che resta; cerca in tutti i modi di andare avanti, di dimenticare e far finta che mai nulla sia accaduto, ma è sempre difficile andare avanti lasciandosi porte aperte alle spalle.
Ci si sente morti dentro senza la possibilità di ribellarsi al silenzio.
“Che solo colui che capisce il mio silenzio merita la mia parola, e tu è da tempo che hai smesso di comprendere che la differenza tra una casa e un luogo a cui tornare è soltanto una porta aperta”
All'inizio della raccolta traspare il rancore provato nei confronti di chi va via, lo si odia soltanto perché è il modo più semplice per farsi meno male, mentre il dolore urla.
“Che mai hai perduto: hai lasciato che me ne andassi, che è il modo peggiore di abbandonare”
Un’altra frase che mi ha colpita maggiormente è “mi manca il mare”.
Ritroviamo questo concetto nell'intera opera, quasi la ricerca del mare invocasse qualcosa di più grande. Viene prima associato alla quiete e, solo in seguito, si rivela immenso e isolato, caldo e a volte freddo, triste. Ho pensato che ci fosse una sorta di assonanza tra il mare e il nome della “musa” ispiratrice… oppure mi piace pensare che il mare sia stato personificato: adoro questo concetto del sale, soprattutto in un contesto in cui si parla di ferite.
“C’è una tristezza propria delle coseche le rende belle”
Vorrei farvi leggere un componimento degno di attenzione, che mi ha fatto riflettere molto: LA DOMANDA CHE METTE FINE A TUTTO.
Ho immaginato che, in realtà, fosse la risposta della nostra “musa”.
“Mi hai detto che dovevo dimenticare tutto ciò che mi avevi fatto perché la cosa potesse funzionare. E l’ho fatto, amore, l’ho fatto, e ho dimenticato senza volere anche il tuo modo di accarezzarmi, la tua premura nel ripulirmi, l’amore nel prenderti cura di me, e ho dimenticato te tra un tormento e l’altro, ho dimenticato senza volere. E la domanda che mette fine a tutto: puoi continuare a essere innamorato di qualcuno che hai smesso di amare?”
A differenza dei romanzi, il genere poetico non racconta mai un’unica verità, quindi chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare da ciò che detta il vostro cuore. Cercae di comprendere in maniera troppo razionale rovinerà l’atmosfera.
Questo percorso poetico mira a raccontare un dolore che non si ha il coraggio di superare ma questo “castello mandato in rovina” aprirà le porte a un nuovo amore?

SUPER CONSIGLIATO
Un abbraccio, sognalettori!
Al prossimo libro!

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