Buongiorno Sognalettori,
chi di voi ci segue con costanza, leggerà con doppio piacere questo post odierno, visto che ho dedicato la giornata ad una'autrice di cui vi ho parlato spesso negli ultimi tempi.
Assieme alle altre 6 blogger con le quali ho organizzato il Blog Tour iniziato il 30 Luglio, oggi abbiamo realizzato un Review Party dedicato alla novella “LEFT. Il bacio che aspettavo” di Tania Paxia, pubblicato dalla casa editrice Newton Compton, ovvero Liar Liar Series #1.5.
Se volete rinfrescarvi un po' la memoria o volete recuperare il BT che magari vi è sfuggito, correte a leggere la mia tappa introduttiva con intervista interessantissima all'autrice --> QUI per iniziare a conoscere l'autrice e proseguire con le tappe dedicate al Blog Tour dedicato al 1° libro della serie...
...e le seguenti tappe degli altri blog per conoscere ulteriori dettagli sul libro, oltre alla mia recensione del primo libro della serie nel post pubblicato poco fa sempre qui sul blog Diario di un sogno.
Pertanto, bando alle ciancie, non voglio dilungarmi troppo, dato che per oggi ne avrete da leggere coi miei post, e parto subito con la recensione!
Ovviamente ogni vostro commento o parere sotto al post (a tutti i post odierni) è sempre più che gradito! 😉
Ringraziamo la Newton Compton per la copia digitale.
chi di voi ci segue con costanza, leggerà con doppio piacere questo post odierno, visto che ho dedicato la giornata ad una'autrice di cui vi ho parlato spesso negli ultimi tempi.
Assieme alle altre 6 blogger con le quali ho organizzato il Blog Tour iniziato il 30 Luglio, oggi abbiamo realizzato un Review Party dedicato alla novella “LEFT. Il bacio che aspettavo” di Tania Paxia, pubblicato dalla casa editrice Newton Compton, ovvero Liar Liar Series #1.5.
Se volete rinfrescarvi un po' la memoria o volete recuperare il BT che magari vi è sfuggito, correte a leggere la mia tappa introduttiva con intervista interessantissima all'autrice --> QUI per iniziare a conoscere l'autrice e proseguire con le tappe dedicate al Blog Tour dedicato al 1° libro della serie...
...e le seguenti tappe degli altri blog per conoscere ulteriori dettagli sul libro, oltre alla mia recensione del primo libro della serie nel post pubblicato poco fa sempre qui sul blog Diario di un sogno.
Pertanto, bando alle ciancie, non voglio dilungarmi troppo, dato che per oggi ne avrete da leggere coi miei post, e parto subito con la recensione!
Ovviamente ogni vostro commento o parere sotto al post (a tutti i post odierni) è sempre più che gradito! 😉
Ringraziamo la Newton Compton per la copia digitale.
IL ROMANZO
Titolo: LEFT. Il bacio che aspettavo
Autrice: Tania Paxia
Serie: Liar Liar Series 1.5
Finale: Cliffhanger
Editore: Newton Compton
Data di uscita: 10 Agosto 2018
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 96
Prezzo cartaceo: -
Prezzo ebook: 0,49€
Dopo la sconvolgente rivelazione su suo padre, Frankie scappa via alla fine del concerto del gruppo di Jayden. Lui non riesce a fermarla, né a rintracciarla. Frankie è come sparita nel nulla. Con il passare dei giorni la sua assenza per Jayden diventa quasi un'ossessione che lo insegue anche di notte, nei sogni. Immergersi nel lavoro sembra l'unica soluzione per non pensare a lei, ma Frankie continua a essere al centro dei suoi pensieri e in una sola notte Jayden riesce a scrivere il testo e a comporre la melodia di una canzone, un notturno blues, dedicato a Frankie. Per sentirla vicina continua a lasciarle messaggi in segreteria, fino a quando, un giorno, è costretto ad allontanarsi da New York per raggiungere Hartford, la sua città natale…
Eravamo rimasti alla fine del libro “LOST. Per colpa di un bacio” (di cui ovviamente non posso svelarvi né troppo la trama né la fine! Ma vi assicuro che è ricchissimo di colpi di scena!) e in questa novella ritroviamo la storia che continua esattamente dove si era interrotta nel libro
precedente... solo che ha una novità: cambia il narratore! Se nel primo libro abbiamo la protagonista femminile Frankie Reeves come voce narrante e tutta la storia viene raccontata dal suo punto di vista, le sue emozioni, le sue sofferenze, le sue difficoltà e i suoi innumerevoli dubbi, qui il punto di vista cambia.
È Jayden Clarence Maynard, il protagonista maschile, a prendere la parola e a racocntare non solo il suo punto di vista, i suoi pensieri e ciò che deve affrontare, ma ci rende partecipi anche della sua vita, raccontando dettagli che non erano noti a Frankie... e tantomeno ai lettori.
Jayden, chiamato anche più semplicemente Jay dagli amici e parenti, dopo una intensa batosta iniziale causata dall'improvvisa e repentina partenza di Frankie, si trova spiazzato su due fronti: dal punto di vista artistico come musicista (dato che lei è parte integrante – e fondamentale - del suo ultimissimo progetto musicale appena uscito) che dal punto di vista personale (Jayden così famoso e richiestissimo ovunque non è per nulla abituato a non ricevere attenzioni né risposta da qualcuno, soprattutto se quel qualcuno
ricopre una notevole importanza nella sua vita).
Dopo il primo concerto del nuovissimo album del famoso Jayden al Walter Kerr Theatre come chitarrista, Frankie riceve una doppia notizia bomba inaspettata e talmente sconvolgente da scombussolarle la vita... e sarà la sua giovane età, sarà il suo carattere tosto e ostinato, sarà la sua grande insicurezza che cerca sempre di nascondere nel suo cuore, Frankie non sa più cosa fare e non regge lo stress, tanto da partire all'improvviso senza avvisare nessuno...e senza più rendersi più rintracciabile a nessuno. Ogni persona legata a Frankie
reagisce in maniera diversa, ma qui in questa novella possiamo conoscere come reagiste Jayden, e scopriamo quanto questa assenza renda la sua vita decisamente più caotica, disorganizzata ed anche frenetica.
A scuoterlo per bene ci pensano i musicisti della sua band Albert Petrelli
(detto Al, bassista e polistrumentista) e Sam J. Finch (batterista coi rasta), oltre a Bertie, l'efficacissima, irremovibile ma allo stesso tempo comprensiva agente di Jayden e allo stesso tempo mamma di famiglia.
Così se da una parte il lavoro musicale di Jayden riprende i ritmi frenetici, anche se all'inizio a scoppio ritardato, un imprevisto assai poco piacevole lo catapulterà nuovamente dalla sua famiglia ad Hartford,
dove rivedrà non solo il padre col quale ha un rapporto difficile, ma soprattutto la mamma Annie, i due fratelli maggiori George (37 anni, agente di polizia) e Ed (34 anni, sposato con la bella Reagan, e padre di due marmocchi Tommy e Danny).
I giorni assieme alla sua famiglia riusciranno non solo a dare conforto a Jayden, ma gli faranno riscoprire e ricordare maggiormente come sia davvero lui, cosa voglia dire avere l'affetto dei propri cari vicino, e allo stesso tempo quanto la sua fama e notorietà possa far dubitare di taluni aspetti della sua vita persino chi lo conosce da una vita.
In questa novella, seppur breve rispetto al libro precedente, la narrazione è ugualmente intensa ed emozionante, piena di dettagli e scoperte, lo stile personalissimo e piacevolissimo di Tania Paxia ci fa conoscere degli aspetti nuovi ed inaspettati di Jayden, che confermano che l'apparenza non è sempre come sembra.“LEFT. Il bacio che aspettavo” è sicuramente un anello importante che fungerà da filo conduttore tra il primo libro “LOST. Per colpa di un bacio” ed il seguente “GONE. Un bacio è troppo poco” che uscirà l' 11 Settembre e che, oso ipotizzare, ci darà ulteriori colpi di scena, ci farà amare ulteriormente i personaggi e le vicende di questa storia e coinvolgeranno altrettanto intensamente i lettori che già amano i libri di Tania Paxia.... e anche i nuovi lettori che decideranno di intraprendere questa nuova avventura con la Liar Liar Series.
Vi lascio con qualche citazione più rilevante della novella:
Era stata una notte destinata a rimanere nella storia. Non per il concerto, ma perché nella stessa sera, in una manciata di minuti, ero riuscito a passare dall'euforia e dalla felicità più assolute all'angoscia più totale.
<<Non l'ho ancora sentita. Vorrei sentire lei e non te. Smetti di chiamarmi, grazie.>> Si confermava la simpatia in persona.Se era successo tutto quel casino era colpa sua. Alla lunga le bugie vengono sempre fuori e fanno danni incredibili, peggiori di quelli che avrebbero fatto un po' di sana verità. Lo avevo capito a mie spese.
Sì. Mi era mancata decisamente la mia famiglia. A New York, a parte Bernie, gli altri collaboratori e i musicisti, non avevo nessuno con cui parlare davvero. Era uno dei lati negativi dell'esere una star: sentirsi solo in mezzo a tanta gente. Gli amici veri erano pochi e la maggior parte di loro li conoscevo da anni o addirittura da quand'ero ragazzino.
E concludo con la dedica iniziale alla novella, che ha decisamente il suo perché:
<<A ogni anima blues la sua nota “dimenticata”.>>
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