[RECENSIONE] IL TEMPO DI UN LENTO - GIULIANO SANGIORGI - GIULIO EINAUDI EDITORE


Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di "IL TEMPO DI UN LENTO" di Giuliano Sangiorgi, pubblicato da Giulio Einaudi Editore.

Giuliano Sangiorgi (Nardò, 1979) è leader del gruppo rock Negramaro, una delle band più famose della scena italiana. Per Einaudi ha pubblicato Lo spacciatore di carne (2012) e Il tempo di un lento (2021).


IL ROMANZO


Titolo: Il tempo di un lento
Autore: Giuliano Sangiorgi
Data di uscita: 11 Maggio 2021
Genere: Narrativa Contemporanea Italiana
Pagine: 192

Giuliano Sangiorgi scrive un coinvolgente romanzo di formazione, dallo stile personalissimo, che sorprende il lettore e lo cattura con il ritmo melodico, mai identico, di una storia tenera e dolorosa, affascinante e commovente. Una storia di desideri e di colpe, di mancanze e di sogni. La storia del legame indissolubile tra padri e figli.

Tutto comincia con un bacio al buio in uno sgabuzzino, deciso dalla sorte nel gioco della bottiglia. Luca ha tredici anni e non ha mai baciato nessuno. Cosí, quando si trova da solo con Maria Giulia, bella, sfrontata e temuta da tutti, la sua vita cambia per sempre. Presto arriva l’estate e, al mare con i genitori, lui non può piú incontrare la ragazza che gli piace. Passa le serate a guardare il Festivalbar finché non ha un’idea. Con la chitarra compone la sua prima canzone d’amore, la registra su un’audiocassetta e la spedisce a lei. Non riceve risposta. Ma il primo giorno di scuola si accorge che sul pavimento, lungo il percorso che conduce alla sua classe, qualcuno ha scritto le parole di quella canzone. Seguendole, arriva fino a Maria Giulia. Da allora, l’amore e la musica travolgono la sua esistenza, innescando una serie di eventi inattesi, inimmaginabili, che lo porteranno molto lontano.


Questo libro è un tuffo nel passato.
Luca e Maria Giulia sono adolescenti nel 1984.
Con il gioco della bottiglia si ritrovano a vivere uno dei momenti più emozionanti e più importanti della loro adolescenza. Il primo bacio.
Figlio di genitori umili ma che non vogliono far mancare nulla al loro unico figlio, Luca affronta i timori della sua età raccontando in giro esperienze ancora a lui oscure, ma che palpitano nella sua mente e nel suo corpo.

“Era come mangiare una nuvola di pioggia e non vedere l’ora che scoppiasse un temporale, per dissetarsi di lei.
Era l’inizio di una vita nuova.
Prima di quel bacio, Luca non era ancora nato.”

Maria Giulia, ha due fratelli, figlia di genitori assenti e distratti, non si sente mai la figlia prediletta, un carattere freddo, distaccato e spesso anche antipatico agli occhi di tutti. Tranne che a quelli di Luca…

Con il tempo di un lento, le canzoni del festivalbar, Gianna Nannini che canta “Fotoromanza” e una chitarra che inizia a strimpellare quasi per gioco, inizia la loro storia.

La storia di Luca e Maria Giulia nasce come un’avventura adolescenziale ma che ci mostrerà i lati più pesanti e difficili della loro età e delle loro azzardate scelte, a cui seguiranno insospettabili e indelebili conseguenze.

“Avrebbe potuto dire tutto quello che provava per Maria Giulia dedicandole una canzone.
Bastava uno strumento per accompagnarsi.
Una chitarra, magari…
Non gli sembrava un’idea tanto bizzarra.”

Un romanzo dolce e amaro allo stesso tempo. Troviamo la dolcezza e i timori dell’adolescenza, delle esperienze che aspettano di essere trovate e assaporate, ma che non sono mai separate dalle paure di non essere all’altezza o di non essere ancora pronti.

Attraverso il racconto di un anno scolastico, della pausa estiva e le vacanze di Natale, questo libro ci regala fortissime emozioni legate ad un tragico evento realmente accaduto nel 1984, che sarà la svolta del cambiamento per tutti.

Un libro che non parla solo di adolescenza, ma, inevitabilmente ci parla di genitori, padri e madri, che subiranno le conseguenze delle scelte dei propri figli.

La seconda parte del romanzo è un viaggio, sotto tanti punti di vista, che ci racconterà la fatica e la scoperta di un adolescente che diventa uomo e che riesce a realizzare un sogno.
La realizzazione di questo sogno ci regalerà tante emozioni e colpi di scena, ma ci racconterà di un uomo forte e allo stesso tempo tanto fragile che si ritroverà, inaspettatamente, il suo passato che lo raggiungerà per ridargli identità.

Il tempo di un lento è il tempo della giovinezza, di tempi vissuti che non torneranno ma inevitabilmente segnano una svolta nella vita di ognuno di noi, e sicuramente ognuno di noi si può ritrovare nei pensieri o nelle paure di Luca e Maria Giulia.

Le figure genitoriali saranno ben definite, animando in ognuno quel sentimento, che inizia con la ribellione per terminare con l’affetto e il senso di colpa più profondo.
Gennaro, padre di Luca, è sicuramente uno dei personaggi più incredibili e teneri. Attraverso il suo comportamento nel corso degli anni, ci riempirà il cuore di emozione e gli occhi di lacrime, al punto che ci verrebbe voglia di averlo davanti a noi per abbracciarlo.
Gennaro, ci trasmette la tenacia e la forza dell’amore incondizionato e prepotente di un padre per il proprio figlio.

Questo libro mi ha emozionato tanto per diversi motivi. Sicuramente il fatto che sia stato scritto da Giuliano Sangiorgi, del quale apprezzo tanto i pezzi musicali, mi ha fatto ritrovare la sua poesia in alcune bellissime frasi.

“Amore che torni,
se ritorni
nei giorni,
non cercare da me
quello che non ricordi”

Un altro elemento fondamentale che mi ha emozionato fortemente durante la lettura riguarda la musica, elemento costante e presente in tutta la storia, partendo proprio dalle note di “Eyes without a face” durante quel famoso lento per proseguire incessantemente con le note che timidamente iniziavano ad emergere da una chitarra nuova.

La musica ha il potere immenso di regalare emozioni indimenticabili, e può essere uno stimolo talmente grande che permette di sorvolare cieli lontanissimi per realizzare sogni inizialmente solo immaginabili. E questo libro ce lo dimostra.


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