[RECENSIONE] TRIO - DACIA MARAINI - RIZZOLI



Buongiorno Sognalettori,
oggi vi parlo di: "Trio" di Dacia Maraini, pubblicato da Rizzoli.

Dacia Maraini Ã¨ autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, editi da Rizzoli e tradotti in oltre venti Paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. Il suo ultimo libro è Corpo felice (Rizzoli, 2018).


IL ROMANZO


Titolo: Trio
Autore: Dacia Maraini
Data di uscita: 30 Giugno 2020
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 112


Sicilia, 1743. Il loro legame viene da lontano, e ha radici profonde. È nato quando, ancora bambine, Agata e Annuzza hanno imparato l’arte tutta femminile del ricamo sotto lo sguardo severo di suor Mendola; è cresciuto nutrendosi delle avventure del Cid e Ximena, lette insieme in giardino, ad alta voce, in bocca il sapore dolce di una gremolata alla fragola; ha resistito alle capriole del destino, che hanno fatto di Agata la sposa di Girolamo e di Annuzza una giovane donna ancora libera dalle soggezioni e dalle gioie del matrimonio. Ora, mentre un’epidemia di peste sta decimando la popolazione di Messina, le due amiche coltivano a distanza il loro rapporto in punta di penna, perché la paura del contagio le ha allontanate dalla città ma non ha spento la voglia di far parte l’una della vita dell’altra. E anche se è lo stesso uomo ad accendere i loro desideri, e il cuore scalpita per imporre le proprie ragioni, Agata e Annuzza sapranno difendere dalla gelosia e dalle convenzioni del mondo la loro amicizia, che racconta meglio di qualunque altro sentimento le donne che hanno scelto di essere.Il ritorno di Dacia Maraini alla narrazione storica dopo La lunga vita di Marianna Ucrìa, uno dei suoi libri più amati, è un romanzo intenso e delicato, pervaso dai colori e dagli odori della sua Sicilia, che attraverso il filtro di un passato mai così vicino parla di ognuno di noi, e di cosa può salvarci quando fuori tutto crolla.


L'amicizia deve essere più forte dell'amore. L'amicizia è eterna, l'amore è fragile, delicato, destinato a morire giovane "

Dacia Maraini. La scrittrice delle donne. Bravissima indagatrice dell'animo umano. Una penna che sa sempre descrivere magnificamente le figure femminili. Una scrittrice che non mi delude praticamente mai.

Eppure questa volta la mia amata autrice non mi ha convinto del tutto con questo suo brevissimo romanzo ambientato nella Sicilia del 700, logorata dalla peste. Non ho trovato lo stile incisivo, metodico e rigorosissimo nelle ricostruzioni storiche, che, a mio parere, contraddistingue Dacia Maraini.

La struttura è quella del romanzo epistolare. Uno scambio di missive tra due amiche storiche, innamorate dello stesso uomo: l'una moglie, l'altra amante. Non mi hanno convinto le due protagoniste. Annuzza e Agata sono così impegnate e concentrate a salvaguardare la loro amicizia da apparire quasi senza sentimenti, quasi due figure mistiche.

Ho fatto molta fatica, per questo, a provare empatia con loro.

Non mi ha convinto Girolamo: l'uomo al centro dei loro desideri, appare quasi combina figura marginale, priva di un proprio pensiero. Non mi ha convinto il contesto storico: appena accennato e poco o quasi per nulla approfondito.

Ed è inevitabile per me, che amo tanto questa autrice, il confronto con le sue bellissime digressioni storiche a cui mi ha abituata ( penso immediatamente al suo capolavoro ' la lunga vita di Marianna Ucria ' ).

Probabilmente avevo aspettative molto alte ma dalla sua penna d'oro mi aspettavo di più.


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