[RECENSIONE] FINCHé IL CAFFé è CALDO - TOSHIKAZU KAWAGUCHI - GARZANTI


Buongiorno Sognalettori!
Siamo giunti al giorno 22 di questa terribile quarantena!
Come state passando le vostre giornate? Vi sembra di aver ritrovato il tempo perduto o di averlo perso del tutto? Vi dirò la verità: a me sembra quasi di averlo perso, è come se il tempo si fosse fermato nel nulla, per un tempo indefinito... che strazio!

Fortunatamente cerco di tenermi occupata tra letture, studio e pulizie di casa... ma la noia si fa sentire! Proprio per mantenere viva la nostra curiosità abbiamo pensato a due piccoli appuntamenti settimanali (il giovedì e la domenica ore 17) in cui leggiamo assieme alcune novelle del Decameron, accompagnati da ospiti speciali!
Insomma, se non volete annoiarvi seguite le mie dirette IG su @lamarielgram, condivideremo piccoli grandi emozioni assieme!

Siamo in un periodo in cui si registrano centinaia di morti al giorno causa Covid-19. In questa grave situazione di lutto e panico siamo vicini a tutte le famiglie che si ritrovano ad affrontare malattie e perdite; credo non esistano parole sufficienti per esprimere tale dolore. Siamo con voi. Intanto rinnovo il mio invito a restare a casa perché solo se uniti e SOLO rispettando le regole potremo uscirne in tempi record, ma abbiamo bisogno di restare uniti!

Mi piacerebbe condividere con voi questa canzone nella speranza che vi accompagni, non solo nella lettura di questa recensione, ma nella certezza che #andràtuttobene solo se ci crediamo INSIEME. Cito così il grande Lorenzo Cherubini (Jovanotti): https://www.youtube.com/watch?v=DBD33YpbmZU

COSA SEI DISPOSTO A PERDERE?
Mi mancano gli abbracci, le spintonate, mi manca tutto, solitudine compresa.


Oggi dedico questo mio angolino al libro "Finché il caffé è caldo" di Toshikazu Kawaguchi, pubblicato da Garzanti che ringrazio moltissimo per la copia digitale.

Toshikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, dove lavora come sceneggiatore e regista. Con Finché il caffè è caldo, suo romanzo d’esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival.


IL ROMANZO


Titolo: Finché il caffé è caldo
Autore: Toshikazu Kawaguchi
Data di uscita: 12 Marzo 2020
Genere: Narrativa straniera contemporanea
Pagine: 192


In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.



A farmi compagnia in questo strano periodo è stato un libro completamente diverso dalle mie solite letture.

Come ho già anticipato nelle mie dirette IG, ho riflettuto molto sull'importanza dei piccoli "rituali" che inconsapevolmente fermano le nostre frenetiche vite per garantirci pace, amore e le riflessioni di cui abbiamo bisogno. Davanti ad un buon caffè caldo siamo tutti più lucidi. Cos'è per noi il caffè se non una buona scusa per dire ad un amico che gli vogliamo bene? Quante volte abbiamo incontrato qualcuno con la scusa di un caffè?

Ecco, è proprio qui che volevo portarvi.

Preparate un buon caffè e leggete attentamente ciò che sto per dirvi.

Un tavolino, un caffè, una scelta. Basta solo questo per essere felici.

ECCO LE 5 REGOLE DA SEGUIRE:

1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te.

2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito.

3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita.

4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi.

5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

Abituata alla letteratura tradizionale mi aspettavo che l'intera storia fosse incentrata sulla travagliata storia d'amore tra Funiko e Gori, che si ritrovano improvvisamente dinanzi ad un addio poiché quest'ultimo è stato assunto in un'importantissima azienda americana nella quale sognava di lavorare da tutta la vita.

I due ragazzi entrano in un bar il cui nome ricorda il titolo di una canzone e se ne pentono immediatamente quando si accorgono che si tratta di un posticino di piccolissime dimensioni in cui la riservatezza è a dir poco impossibile.

Ad attirare l'attenzione sono tre orologi tra i quali solo uno funziona per davvero. Questi tre oggetti simboleggiano le tre fasi del tempo: il passato (spento) il presente (scorre) e il futuro (ancora da accendere), ma per due vite frenetiche che non hanno mai incontrato il piacere di una vera pausa, questa filosofia è ancora da comprendere.

Nei giorni successivi Funiko tornerà in quello strano bar scoprendo che, secondo una strana leggenda, proprio in quel piccolo locale vintage è possibile viaggiare nel passato.
Il desiderio di tornare al giorno dell'addio è sempre più intenso, ma contrastato della situazione illogica e irrazionale che sta prendendo in considerazione: insomma, viaggiare nel tempo? Ma si può?

C'è una strana donna vestita in bianco, che siede ogni giorno a tutte le ore sempre allo stesso posto e legge un romanzo. Non parla mai, si limita a leggere e sorseggiare il suo caffè.

Vi aspettate la storia di Funiko? Cari Sognalettori, mi spiace deludervi ma non è così: il vero protagonista di questo libro è il caffè!

L'intera storia ruota attorno a tante microstorie che convergono tra loro in un posto e un tempo ben preciso: la sedia della donna in bianco, durante la sua assenza.

Ogni personaggio non è lasciato a sé, ma lo ritroveremo nel bar il giorno seguente e quello dopo ancora: le piccole dimensioni del locale fanno sì che tutti i clienti interagiscano tra loro e instaurino un rapporto d'amicizia l'uno con l'altro e, soprattutto, con il personale.
Tante vite diverse si incontrano puntualmente in un bar che diventa il loro rifugio nel mondo e dove poter dare delle risposte ai perché che li tormentano da anni.

Ogni nodo si scioglie nell'amicizia e nel viaggio che ognuno di loro intraprenderà badando ad una regola fondamentale: FINCHÉ IL CAFFÈ É CALDO.

Volete il mio parere?

È un libro PERFETTO che vi consiglio di leggere OGGI STESSO!
È ben scritto, ben strutturato e sorprendentemente MERAVIGLIOSO.
Non aspettate, viaggiate nel tempo con Toshikazu e il suo capolavoro, magari dinanzi ad caffè fumante!


A presto!

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