[REVIEW PARTY] EREDITÀ CARAVAGGIO - ALEX CONNOR - NEWTON COMPTON EDITORI


Buongiorno Sognalettori!
Oggi il nostro blog vede protagonista un Review Party dedicato all’arte e al passato… vi parlo del libro “EREDITÀ CARAVAGGIO” dell’autrice britannica Alex Connor, pubblicato in Italia dalla casa editrice Newton Compton .

Pronti alla lettura? E aspetto anche un commento con i vostri pensieri sotto al post, grazie! 😉

Alex Connor è autrice di thriller e romanzi storici ambientati nel mondo dell’arte, tutti bestseller. Lei stessa è un’artista e vive a Brighton, nel Sussex. Cospirazione Caravaggio, uscito per la Newton Compton nel 2016, è diventato un bestseller ai primi posti delle classifiche italiane. Con Il dipinto maledetto ha vinto il Premio Roma per la Narrativa Straniera. Eredità Caravaggio è il terzo romanzo di una trilogia, iniziata con Caravaggio enigma e Maledizione Caravaggio.
Per saperne di più: alexconnorthrillers.com

IL ROMANZO


Genere: Romanzo Storico
Data di uscita: 08 Novembre 2018
Prezzo cartaceo: 12,00€
Prezzo ebook: 2,99€


Fin da giovanissima, Artemisia Gentileschi si rivela un'artista prodigiosa. Quando ha solo diciassette anni, però, proprio colui che avrebbe dovuto prendersi cura di lei, il suo maestro Agostino Tassi, la stupra. Quando si decide di portare la questione davanti a un tribunale, Orazio Gentileschi, il padre di Artemisia, acconsente a esami medici invasivi perché si accerti che la ragazza stia dicendo la verità. Tassi viene dichiarato colpevole ma il Papa lo perdona. E la reputazione di Artemisia è rovinata. Nonostante venga pubblicamente considerata alla stregua di una prostituta, costretta a sposare un pittore mediocre per sfuggire alle dicerie di Roma, Artemisia non dimentica Caravaggio, colui che ha creduto nel suo giovane talento. E così sfida i suoi detrattori fino a diventare la prima donna ammessa all'Accademia di Arte del Disegno di Firenze, e a ricevere commissioni da Cosimo ii e persino da Carlo I d'Inghilterra. Nel mondo dell'arte interamente dominato dagli uomini, la coraggiosa Artemisia è una stella destinata a brillare. Geniale, ma osteggiata. Ferita, ma vittoriosa.

24 Luglio 2011: dopo la sua morte, Massimo Luca, non avendo parenti in Italia, lascia la sua eredità alla parente più vicina, Cornelia Stein, sua nuora, che vive a Londra; eredità che comprende una vasta collezione di opere d’arte di vario genere. Pure Cornelia, ormai 71enne, è vedova e senza figli, pertanto decide di vendere all'asta la maggior parte delle opere… Tuttavia, conoscendo la lingua italiana grazie al defunto marito Gano e amando la lettura, decide di tenere per sé alcuni volumi di valore e degli appunti scritti in italiano.
Tra questi spunta fuori una busta color pelle di bufalo, voluminosa e consunta; all'interno sono conservati 4 taccuini in pelle di camoscio, ma non è questo che attira la curiosità di Cornelia, bensì la scritta sulla busta: «Scritti privati di Edward Petersham A. G.» e la data sulla prima pagina, Napoli 1650. 
È così che Cornelia, incuriosita, si trova fra le mani qualcosa di prezioso e super allettante: pagine e pagine scritte a mano in lingua Inglese con alcune annotazioni in italiano, pagine che parlano sì del britannico Edward Perersham che le ha scritte, ma soprattutto della protagonista Artemisia, proprio Artemisia Gentileschi, la prima donna eletta membro dell’Accademia delle Arti di Firenze, un’artista che, tra gli altri, godeva del mecenatismo del grande nipote di Michelangelo Buonarroti, Cosimo II de’ Medici. Tali successi sarebbero stati notevoli per un pittore uomo, per una donna erano considerati straordinari!
Non resistendo alla curiosità, la signora Cornelia inizia a leggere avidamente la storia della povera Artemisia: a soli 17 anni, viene aggredita e stuprata dal suo insegnante privato, Agostino Tassi, il quale era stato ingaggiato come insegnante di arte dal padre di lei, Orazio Gentileschi, perché entrambi  erano artisti, amici e colleghi, entrambi pittori di successo arrivati dalle fogne del quartiere degli artisti e assoldati a San Pietro, due sui diecimila artisti che tentavano di guadagnarsi da vivere dipingendo.
Artemisia però, già intuendo l’animo pregevole del Tassi, non voleva mai rimanere da sola con lui durante le lezioni, perciò con tale aggressione è stata doppiamente tradita da lui – che le si è avventato contro con una aggressività ed una forza inaudita – e dalla signora Tuzia (confidente, accompagnatrice, coinquilina e l’unica donna di cui Artemisia si fidasse dall'età di 12 anni, dopo la morte della madre) che aveva fatto entrare Tassi in casa ed ignorato le grida della giovinetta mentre implorava disperatamente aiuto.
Nonostante l’enorme affronto personale, la povera Artemisia deve affrontare una tripla vergogna: da parte del padre che a fatica le crede e pensa piuttosto alla sua personale fama di pittore screditata, da parte di tutta Roma che la considera una bugiarda e una puttana, e dall'idea dell’epoca, che prevedeva che una donna deflorata non potesse più venir considerata da nessuno come un buon partito da sposare. Insomma oltre al danno anche la beffa.
E se lo avesse detto agli sbirri, se avesse trovato il coraggio di andare dalla polizia romana, cos'avrebbe fatto Tassi a quel punto? Avrebbe raccontato a tutti di essersi scopato la figlia di Orazio Gentileschi. La ragazza che era stata incoraggiata da Caravaggio, la pazza che voleva diventare una pittrice.
La forza d’animo della ragazza però spicca subito da come decide di affrontare la cosa: denunciando per stupro il suo aggressore, sopportando le continue prese in giro, le malelingue e soprattutto un lungo e dolorosissimo processo di 7 mesi dove con grande fatica ha cercato di dimostrare la sua innocenza e contemporaneamente di ottenere giustizia. Già le donne ricevevano ben poca considerazione nel ‘600, a maggior ragione se giovani e disonorate come la povera Artemisia.
Oltre a questo, la necessità di riscatto e la grinta di questa giovane fanciulla si sono fatte valere anche nelle sue doti artistiche, in quanto abilissima pittrice, erede di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Lei la prima donna a essere stata ammessa all'Accademia delle Arti del Disegno, una giovanissima allieva con un talento superiore alla stragrande maggioranza di artisti che giravano a quell'epoca. Insomma una giovane donna che fa davvero di tutto per riscattarsi sia moralmente che economicamente da un’ingiustizia subita.
Non era più alla mercé di nessuno, a eccezione dei suoi committenti; la lenta risalita dagli esordi scandalosi, combinata al talento, l’avevano portata in alto e adesso guardava al passato, a una vita nella quale gli uomini si erano rivelati inaffidabili, senza cuore e stupidi. Ma lei si era dimostrata superiore a tutto.«Vi farò vedere io di cosa è capace una donna.» 
La lettura dei taccuini coinvolge talmente la signora Cornelia da assorbirla fino a notte tarda e trasportarla direttamente con l’immaginazione tra quelle vie della Roma, della Firenze e della Napoli seicentesche.
Erano le nove e un quarto quando Cornelia Stein cominciò a leggere il primo taccuino; le nove e un quarto quando seguì un cammino che tornava indietro nei secoli e si ritrovò a spiare una conversazione tra un moribondo in esilio e la pittrice più famosa di tutti i tempi.
Cornelia quindi deve ringraziare Edward Petersham per aver deciso di scrivere la biografia dell’artista con l’intenzione di far sapere a tutti la verità, di farla conoscere da tutti per il suo reale valore, quella Misia che a lui sta tanto al cuore da molti anni, quella Misia alla quale promette di scrivere tutta la verità esattamente come lei gliela racconterà. Ma la cosa meritava assolutamente di essere fatta.
«Devo davvero raccontargli tutto?», si chiese. «Che sono stata la prima donna a portare un uomo a processo con l’accusa di stupro, che sono stata una figlia rinnegata dal padre, una donna a cui sputavano per strada, vittima dei versi osceni che scrivevano su di lei? Un zimbello. Una Puttana… Gli racconterò proprio tutto? » Quanto sarebbe stato sconvolto quando avrebbe conosciuto la vera storia della sua vita? Quando avrebbe capito qual era stato il prezzo del suo successo, cosa aveva preteso in cambio della vita.
Questo libro è stato per me una grandissima scoperta, sia per le tematiche trattate, che per la scrittura di un’abilissima autrice quale Alex Connor.
Non sono molto abituata a leggere romanzi storici dove la presenza di storia è così pregnante ed importante nella narrazione, ma negli ultimi anni mi ci sto davvero approcciando sempre più frequentemente e ne sono felice, perché sto avendo davvero delle gradevoli sorprese.
La lettura di “Eredità Caravaggio” mi ha letteralmente assorbita, convinta e catturata esattamente come è successo alla signora Cornelia: ne sono rimasta affascinata e sicuramente se mi fossi potuta osservare dal di fuori, durante la lettura avrei potuto vedere una me stessa con gli occhi spalancati e luccicanti, una lettrice totalmente trasportata indietro nel tempo e nella fascinosa e crudele realtà del ‘600.

Lo stile di narrazione scelto dall'autrice parte da una cornice, ovvero un espediente narrativo che sceglie di raccontare una storia dentro ad una storia dentro ad un’altra storia, un po’ come se fossero delle matriosche, dove il passato di Artemisia viene narrato attraverso i ricordi contenuti nei taccuini di Edward, e questi poi letti dalla signora Cornelia ai giorni d’oggi. Per questo i principali punti di vista sono i loro, e la storia balza avanti e indietro nel tempo in maniera adeguata e fluida. Tutto viene spiegato in modo schietto e diretto, e i particolari sono spiegati con un linguaggio colorito, minuzioso e ricco di dettagli… e forse, è proprio grazie a questi che il lettore si può immergere completamente in un romanzo storico avvincente, così reale e denso.
Si riescono quasi a sentire gli odori della pittura e degli oli per cucinare, il sudore e l’umidità dovuti al caldo di un’estate Napoletana come se si stesse camminando per le viuzze più disparate della città, e non manca anche la percezione palpabile delle ombre, dei colori sgargianti, dei pennelli e delle dita all’opera nelle scene che vedono un’Artemisia narratrice e pittrice al contempo.
Un libro che stuzzica la mente ed anche i sensi, un libro che ti catapulta in una realtà che è successa davvero secoli fa, ma che è percepibile tutt'ora quasi come se non fosse passato nemmeno un giorno. 
Da questo libro trapela la figura di una donna coraggiosa, fragile, determinata, piena di passione e di enorme talento, e l’autrice lo fa in un modo così appassionato, inquietante, vero e magnifico.
Se non si era ancora capito, la lettura di questo libro mi ha catturata particolarmente e ne consiglio vivamente la lettura a tutti.




3 commenti

  1. Mille grazie. Thank you from a grateful Englishwoman who loves Italy and its heritage.

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    1. Wow Alex, you made my day!! 😍 It is a really happy and unexpected surprise to find your comment here: thank you for all the passion and interest in Italian heritage you put into your books! 😊 📖 💖
      Thank you so much from a thrilled and enthusiastic reader! 😊

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  2. La trilogia mi è piaciuta veramente molto! Stile narrativo leggero,fluido, accattivante.

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