Buongiorno sognalettori!!
Torno a parlarvi di un thriller, ebbene sì. Oggi vi parlo dell'ultimo libro di
Tess Gerritsen, la creatrice di Rizzoli & Isles. Io adoro la serie, ho
guardato tutte le puntate e questo è il secondo libro che leggo dell'autrice.
IL ROMANZO
Titolo: Causa di morte: sconosciuta
Autrice: Tess Gerritsen
Editore: Longanesi
Data di uscita: 19 aprile 2018
Data di uscita: 19 aprile 2018
Genere: Thriller
Pagine: 380
Due omicidi, due scene del crimine, due vittime che non sembrano aver nulla in comune. L'enigma sembra irrisolvibile per la detective Jane Rizzoli e il medico legale Maura Isles. Perché entrambi i cadaveri presentano mutilazioni agghiaccianti, ma non letali. E la causa di morte pare impossibile da determinare. Dentro di sé, Jane Rizzoli ha una sola certezza: quello non è che l'inizio. Eppure, la verità è là fuori, da qualche parte, qualcuno la sa. Ma chi? La risposta, che in realtà nasconde altre domande ancor più inquietanti, giunge dalla voce più sconvolgente di tutte: quella di Amalthea Lank. Pluriomicida spietata, incarcerata e ora messa di fronte all'ultimo dei traguardi, poiché afflitta da un male inguaribile, Amalthea non rinuncia a un'ultima manipolazione psicologica, crudele e perversa. E a esserne vittima è proprio sua figlia, Maura Isles. Amalthea lascia cadere un indizio ermetico sulle strane morti che Jane e Maura stanno cercando disperatamente di spiegare. Qualunque cosa Amalthea sappia, però, non è che una tessera del puzzle: l'indagine sembra portare a un oscuro personaggio, sopravvissuto a una tragica storia di abusi... ma cosa lega quelle morti ai martiri della storia cristiana? Rizzoli e Isles stanno per mettere l'assassino alle corde, quando il passato le travolge, minacciando di falciare altre vite innocenti, oltre alle loro stesse esistenze...
Un nuovo caso
molto complicato per le due First Lady del crimine di Boston, come vengono
chiamate da tutti, l'investigatrice Jane Rizzoli e il medico legale capo Maura
Isles.
In una notte
di un torrido inverno, a Utica Street viene ritrovato il corpo di una ragazza
di ventisei anni, nel suo letto e completamente vestita, ma c'è un particolare
che fa presagire uno dei casi più difficili da risolvere.
Quando Maura
esce dalla sua Lexus e il vento freddo la fa rabbrividire, quello che trova sul
luogo del delitto era esattamente ciò che Jane le aveva descritto al telefono,
ma la sorpresa, se così si può definire era ancora più da brividi. La orbite
della ragazza erano vuote, qualcuno le aveva estratto gli occhi e a sua volta
li aveva appoggiate sui palmi di entrambe le mani.
Un tipico film
horror, così come uno dei film che la ragazza aveva girato o stava ancora
montando prima di essere uccisa. E' così che si apre il nuovo caso, uno dei
casi più lunghi e strani, dove la causa della morte della povera Cassandra
Coyle rimane per troppo tempo sconosciuta.
Ciò che mi ha
sempre affascinato dei thriller è l'intreccio della storia, come da piccoli
dettagli possano emergere scoperte interessanti che collegano all'omicidio.
Tutto si collega e alla fine quei nodi così stretti si allentano e tutto
diventa chiaro, anche se nel crimine sono poche le volte in cui una causa di
omicidio riesca ad essere chiarissima, si possono svelare i diversi motivi, più
o meno attendibili, ma la verità non sempre viene a galla totalmente. La
ricerca del colpevole è sempre un gioco a scacchi, e per vincere occorre essere
un abilissimo giocatore.
Jane Rizzoli
lo è, lei e il suo collega Frost sono devi veri partner in crime, insieme
riescono a scovare misteri e a risolverli, con l'ingegno e l'esperienza
dell'uno e dell'altra.
Questa storia
mi ha particolarmente colpita, mi ha fatto restare con il fiato sospeso e anche
insegnato qualcosa. All'omicidio di Cassandra ne seguiranno altri, ognuno dei
quali dimostra di avere qualcosa in comune con il primo, ed è Maura a capirlo,
perché lei è la regina delle autopsie e non le sfugge mai niente.
In questo
libro vediamo una Maura un po' fragile, messa alla prova, vediamo diversi lati
della sua vita cambiare o forse tornare. Il suo incontro, forse ultimo con la
sua vera madre per la quale non sente più niente è ciò che la turba
maggiormente. Ormai sono morti tutti nella sua famiglia, non ha più nessuno,
Amalthea Lank è l'unica che le rimane, ma è in prigione e in fin di vita e
nonostante questo cerca di sopraffare il suo autocontrollo e la sua
determinazione nel restare il più possibile distante mentalmente da quel
coinvolgimento. Avevano lo stesso DNA, ma non la sentiva sua madre. Lei non lo
era. Lei non poteva essere figlia di un'assassina. Nel loro sangue scorreva la
morte, forse è per questo che Maura è diventata un medico legale. Ma non voleva
credere nemmeno a questo, cercava di uccidere il pensiero prima che potesse
sopraffarla. Jane non voleva che la incontrasse, glielo impediva in tutti i
modi, ma lei ha sempre fatto ciò che voleva.
“Mi hai messo al mondo, pensò Maura. In ogni cellula del mio corpo c'è il tuo DNA, ma per tutto il resto siamo due estranee".
Ciò che amo di
questi libri, o comunque della serie o storia di Rizzoli & Isles, perché
ormai io la chiamerò sempre così, è il rapporto tra le due donne, la loro
amicizia che rende ciò fanno come lavoro, a volte più leggero, più
sopportabile. E' questo che ho sempre percepito anche dai film. Ed è questo che
mi ha fatto continuare a leggere i libri della Gerritsen. Sono storie troppo
crude per il mio genere, ma loro rendono il tutto più curioso, una coppia del
crimine che mi piace, una grande idea dell'autrice.
Maura si trova
ad affrontare un'altra dura prova, forse la più dura perché ha a che fare con
la propria felicità, con un amore che ha dovuto lasciare tempo fa, ma che non
ha mai dimenticato. Ma si può davvero resistere a lungo privandosi della
propria felicità? Per quanto tempo prevarrà la ragione all'istinto e al
sentimento? Non vi svelo niente, lo scoprirete da soli.
“Si verso altro caffè e si sedette a leggere il Boston Globe. [...] quello era il suo rito mattutino ogni volta che aveva una giornata libera: due tazze di caffè, focaccina inglese e giornale”
Il caso si fa
sempre più preoccupante, si pensa che il killer sia ancora a piede libero e
potrebbe uccidere ancora. Ai vari funerali conosciamo diversi personaggi, come
la madre della prima vittima e la matrigna, due persone completamente diverse,
una ricca e indifferente e l'altra rancorosa e irrequieta. Ma c'è una ragazza
in particolare, che l'autrice di fa conoscere meglio di tutti. La incontriamo
subito, ci parla di lei, ci fa capire di che tipo di persona si tratta: molto
leggera, menefreghista, arrivista e spirito libero, molto sicura di sé. E'
Holly Devine, memorizzate bene questo nome, la incontrerete molte volte e
scoprirete tanto sul suo conto, o forse no?
Un altro
dettaglio del caso che mi ha colpito molto è stato il collegamento delle
diverse morti con il martirio dei santi, personalmente non conoscevo tutti i
modi in cui vennero uccisi, varie volte mi sono venuti i brividi dopo averlo
scoperto.
Si toccano
diversi argomenti, anche piuttosto forti, ma che ahimè sono sempre più attuali,
come per esempio la manipolazione mentale dei bambini, o le molestie...
Argomenti che fanno riflettere, che a tratti o forse anche di più, lo fanno
diventare anche un thriller psicologico.
L'autrice con
la sua maestria è riuscita anche con questo suo nuovo libro a stupire, a farci
entrare nel pieno della storia. Mi sono immedesimata molto, ho cercato anche io
il colpevole, avevo le mie ipotesi, ma il compito dello scrittore di thriller,
o come dicono gli amici di Cassandra, dell'horror è stupire il lettore
facendolo andare fuori strada, in modo tale che la scoperta del colpevole tra i
personaggi più innocui sia davvero un colpo di scena senza precedenti.
Non vi resta
che addentrarvi in questa storia, armarvi di pazienza e coraggio e scoprire chi
ha ucciso chi e in che modo Jane e la sua squadra riusciranno a risolvere il
caso di Utica Street e non solo!
Non disperate,
ci penserà la fantastica Angela, la madre di Jane a darvi qualche minuto di
respiro con le immancabili vicende familiari che ho sempre amato nella serie.
Nessun commento