[Blog Tour] Cercasi amore vista lago - Virginia Bramati - L'INTERVISTA


Buongiorno cari sognalettori!
Siamo arrivati all'ultima tappa di questo blog tour dedicato all'ultimo romanzo di Virginia Bramati, "Cercasi amore vista lago" edito Giunti, in uscita il 19 settembre. 
La tappa di oggi è dedicata all'intervista. 


Ciao Virginia e benvenuta! 
Nuovo libro, nuova avventura per le ragazze di Verate, vuoi parlarcene?
In questo libro in effetti ritroviamo tutte le ragazze che nel corso dei miei libri le mie lettrici hanno imparato a conoscere: Sassi protagonista di ‘Tutta colpa della neve!’ simpatica e aperta, le sorelle Moretti proprietarie della Trattoria dove era ambientato ‘Meno cinque alla felicità’ Costanza la pragmatica e Eleonora l’eccentrica e infine Alessandra, il sindaco di ‘E se fosse un segreto?’ seria e impegnata tanto diversa dalla ‘Mary’ la sua bizzarra madre.
Ragazze che ormai hanno fatto gruppo e che sono pronte ad accogliere Bianca, l’ultima arrivata a sostenerla e aiutarla. 

Bianca Maffei, la protagonista del nuovo romanzo ha chiara fin da bambina l’idea di diventare architetto… Una domanda mi sorge spontanea, leggendo la sua storia e in particolare l’episodio legato alla sua “amica”, lei ha mollato subito la presa, si è arresa. Perché? Tu come ti saresti comportata? Metto un piccolo estratto per far capire ai lettori. (Irene sarebbe l'amica e Piergiorgio il capo...)
«… e a fronte di queste considerazioni, mi trovo purtroppo nella posizione di poter rinnovare il contratto solo a una di voi.» Prego? «Scusa, Piergiorgio, non ho capito… stai dicendo che licenzierai una di noi?» domando appena mi sono ripresa dallo shock. «No, noi non licenzieremo nessuno… noi… non rinnoveremo il contratto.» Ah be’, allora! «Questo cambia la prospettiva per voi ma non certo per noi» puntualizzo.
Ho già attraversato l’ingresso e aperto la porta quando mi rendo conto di avere ancora in mano le scarpe e questo mi ricorda che ho lasciato l’elmetto sulla scrivania. Torno sui miei passi rapida e silenziosa. Troppo silenziosa. Irene non è più dove l’ho lasciata. Dalla porta socchiusa dell’ufficio di Piergiorgio, non arriva alcun suono. E a me si ferma il cuore. Mi avvicino alla soglia temendo ciò che vedrò. E per un at- 18 19 timo ciò che vedo (e sento) mi paralizza, anche se la scena che mi si presenta è ben lontana da quella che paventavo. Sono uno di fronte all’altra in una posizione che all’apparenza potrebbe sembrare di civile confronto se non fossero così bizzarramente vicini e se lui ...
Mi sarei comportata allo stesso modo. Bianca capisce subito che la situazione è irrecuperabile e che per lei non c’è più spazio e, non volendo combattere contro Irene, si ritira con dignità. 

Quanto è difficile per una donna entrare in un ambiente lavorativo considerato maschile? 
Ormai le donne sono dovunque, non c’è ambito professionale dove manchi la presenza femminile. Il complicato per le donne è raggiungere posizioni manageriali e decisionali e, soprattutto, esiste una forte sperequazione salariale. 

Bianca e sua sorella hanno creduto nei loro sogni “ribellandosi” al padre che aveva già scelto per loro la carriera lavorativa presso la fabbrica di famiglia. Secondo te, è giusto al giorno d’oggi, non sfruttare la fortuna di un lavoro sicuro e andare verso l’incertezza economica?
Penso si debbano seguire le proprie aspirazioni. Il lavoro è una parte troppo importante della vita per scendere a compromessi con i propri sogni e i propri talenti. 

I tuoi personaggi, i temi trattati e le ambientazioni sono sempre così reali e dotati di quella semplicità che li rende a noi lettori così familiari, ecco perché amo le tue storie. Come nasce tutto? Ti ispiri alla tua vita reale?
Assolutamente sì. ‘Tutto è materiale’ diceva Nora Ephron e anch’io ‘catturo’ tutto ciò che posso. Esperienze che appartengono a me o a chi mi circonda. O anche a chi mi capita di incontrare anche solo per caso.

Hai in mente nuove storie per le ragazze di Verate?
Certo! Ma al momento sono ancora solo idee. Quello che posso dire per certo è che la mia prossima ragazza si chiamerà Adelaide.

Tu a quale personaggio sei più affezionata e perché?
Ad Agnese, l’unica ragazza non propriamente di Verate. E’ la più giovane, impaziente e anche immatura (ci sta a diciotto anni) delle mie ‘ragazze’, fresca e ingenua. Ma anche Bianca ha un suo perché.


Vi aspetto domani con la recensione doppia di questo romanzo, 
io e Mariel abbiamo tanto da dire!

NON PERDETEVI LE ALTRE TAPPE.


ALLA PROSSIMA!



2 commenti

  1. Carissima, grazie per aver intervistato Virginia. Le sue ragazze fanno parte della Me lettrice. Anche io sono molto legata ad Agnese, la protagonista del romanzo che più ho amato. E adesso non vedo l'ora di conoscere Adelaide!

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  2. Con letture della Bramati mi sento in famiglia,bellissimi i suoi libri e le belle sensazioni che trasmettono

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