[Recensione] ARIA DI NEVE - Serena Venditto - Mondadori


Buongiorno Sognalettori! 😊
Come promesso giorni fa nella presentazione del libro, eccomi qui oggi a parlarvi di "Aria di neve" di Serena Venditto, pubblicato da Mondadori.

Vi era sfuggita la presentazione del libro? Non vi preoccupate: ve ne parlo in modo dettagliato anche qui 😉
Come sempre, ogni vostro pensiero è ben gradito, quindi... fatevi sotto coi commenti sottostanti al post! 😉

IL ROMANZO

Titolo: Aria di neve
Autrice: Serena Venditto
Editore: Mondadori
Data di uscita: 8 Maggio 2018
Genere: Gialli e Thriller
Pagine: 168
Prezzo cartaceo: 18,00€


Ariel è una ragazza italo-americana che ha girato mezzo mondo e ora vive nell’adorata Napoli. Lavora come traduttrice di romanzi rosa dai titoli immancabilmente profumati di agrumi e, dopo quattro anni di fidanzamento e due di convivenza, è appena stata lasciata da Andrea, l’uomo perfetto, ispettore di polizia e compagno dolce e premuroso. In lei si aggrovigliano sconforto, delusione, rabbia, ma soprattutto la fastidiosa sensazione di vivere in una di quelle storie melense e scontate che le consentono di pagare l’affitto. È necessaria una svolta, qualcosa di tanto imprevisto quanto atteso. E così, facendosi coraggio, Ariel si mette alla ricerca di un luogo dove ricominciare da zero. Presto si imbatte nel coloratissimo e disordinato appartamento di via Atri, dove vivono altri tre ragazzi: Malù, sagace archeologa con una passione per i romanzi gialli, Samuel, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo-nigeriane, e Kobe, talentuoso quanto sgrammaticato pianista giapponese. Un terzetto strambo e caotico cui si aggiunge la presenza fissa di Mycroft, uno stupendo gatto nero dagli occhi verdi che, coi suoi eloquenti miagolii, non ha bisogno della parola per farsi capire alla perfezione. Ariel si sente subito a casa, e tra una chiacchiera in cucina, un concerto e una passeggiata in una Napoli infuocata di sole, le cose per lei riprendono a girare per il verso giusto, al punto che dimenticare Andrea sembra quasi possibile. Ma proprio allora un evento tragico che si consuma molto vicino ai coinquilini rimetterà tutto in gioco e sconvolgerà il microclima di via Atri. Un suicidio vagamente sospetto o un vero e proprio delitto della camera chiusa? Le “celluline grigie” di Malù non potranno che essere stuzzicate da questa sfida e l’archeologa-detective coinvolgerà tutto il gruppo nelle indagini, cui parteciperà anche Mycroft dando sfoggio della sua sottile, felina intelligenza.


Al Cineform del cinema Filangeri proiettano il film “Il curioso caso di Benjamin Button”… che Ariel non avrebbe voluto proprio vedere! E nonostante la recensione negativa di Laura (amica dagli occhioni blu e lunghissimi capelli castani, moglie e mamma, nonché collega della protagonista), a malincuore Ariel si ritrova seduta nella sala semideserta assieme al suo fidanzato Andrea Silvestri, poliziotto ispettore.

Ma chi è la protagonista di questo libro? È Ariel Hamilton, italo-americana, occhi nocciola, capelli corti e di un bel castano ramato, alta 1,63 m, figlia di Arthur J. Hamilton, ufficiale Nato, che per lavoro è stato trasferito da Bagnoli (NA) fino in Kansas assieme alla moglie, una napoletana doc. Ariel inoltre, essendo bilingue dalla nascita e avendo poi studiato anche altre lingue straniere durante gli anni di scuola, come lavoro fa la traduttrice, cosa che le piace molto… anche se non è molto fortunata con i testi che le vengono affidati da tradurre.

Comunque ad Ariel, a metà del film, viene in mente una rivelazione: la fine di una carriera sportiva può essere un trauma per il malcapitato di turno se arriva di punto in bianco, non prevista…. Ma mai (e poi MAI) si sarebbe potuta immaginare quel che sarebbe successo a lei di lì a qualche ora!
In una Napoli dove scende una pioggia fitta e fastidiosa, in Maggio inoltrato, dopo il cinema i due tornano a casa loro, al secondo piano di una villetta bianca semicoperta dai rampicanti, immersa nel silenzio e nella fin troppa quiete. Sarà stato il film, saranno stati entrambi stanchi, fatto sta che il sonno di Ariel viene tormentato da un incubo nel quale vaga e vaga in una enorme casa senza trovare mai l’uscita… il suo risveglio però è ben peggiore, perché fa un’amara scoperta: Andrea se n’è andato di casa con tutte le sue cose, lasciandole solo un biglietto sul tavolo!
Guardavo quel biglietto seduta al tavolo della mia cucina. Guardavo, leggevo, ma non capivo. O almeno non volevo ancora capire. Più lo rileggevo, più mi sembrava una circostanza irreale, di quelle che si verificano nei libri, o nei film, e nemmeno quelli di grande spessore, una situazione che neppure in una sit-com di terz’ordine o in un’insulsa commedia rosa: Andrea, fidanzato da quattro anni, convivente da due, il sogno di tutte le donne e di tutte le madri, dolce, premuroso, attento, l’uomo perfetto, una notte svuota l’armadio, i cassetti, perfino il mobiletto del bagno e senza una ragione, all’alba, lasciando un biglietto sul tavolo della cucina, mi abbandona.
Incredibile.
Impossibile.
Eppure.
Delle successive settantadue ore non ricordo quasi nulla.
Ariel è talmente sconvolta dalla cosa improvvisa che per tre giorni rimane chiusa in casa senza raccontarlo a nessuno… fino a quando si presenta alla sua porta Laura, la quale, dopo aver letto il biglietto del vigliacco, le dice:
«Ariel, non mi insultare, ma sto per dirti una cosa che non ti piacerà.» […] «Sei stata fortunata. Si è comportato in maniera talmente vigliacca, meschina e schifosa che non potrai mai rimpiangerlo. Credimi, meglio questo che mesi di bugie, sotterfugi e piatti lanciati in salotto».
Laura è arrivata da lei un po’ preoccupata per vedere come mai Ariel non rispondesse al cellulare da ben tre giorni, visto che entro il 18 Maggio doveva consegnare gli ultimi tre capitoli di Cocktail a Manhattan, un terribile romanzetto rosa da supermercato che Ariel aveva cominciato a tradurre più di un mese prima…e quel giorno era proprio il 18 Maggio!! Così, per spiegare il motivo all’amica, Ariel dice per la prima volta a voce alta quel che è successo, e cerca di ritornare alla vita di tutti i giorni, con enorme difficoltà!

Esser lasciati di punto in bianco è difficile per chiunque, e neppure Alice e Damiano – coppia di amici-punto-di-riferimento – riescono a tirare Ariel su di morale, soprattutto perché Damiano non è così stupito della notizia della fuga di Andrea… Povera Ariel!!

Perciò dopo più di una settimana di insonnia ininterrotta, con due occhiaie grandi come una casa, l’inconsolabile ed infelice Ariel non può fare altro che accettare il nuovo consiglio di Laura: diventare coinquilina di un’amica della sorella di Laura, nonostante Ariel non abbia mai conosciuto questa ragazza.
Un po’ titubante, un po’ per curiosità, Ariel parte in avanscoperta. Ma giunta all’appartamento per una prima visita informativa, Ariel non si aspetta proprio per niente quel che le si presenta in Via Atri, 36, interno 5
[...]un vicoletto scuro e ombroso, dominato da palazzoni in porfido anneriti dal tempo e da secoli di voci e rumori. E di odori: ogni portone aveva il suo: uno di pane appena sfornato, uno di colla da falegname e trucioli di legno, uno di parmigiana di melanzane, un altro ancora di olio per motori. Mentre tentavo di individuare il palazzo giusto, schivando due scooter che totalizzavano un carico di sette passeggeri e una vecchietta incazzosa che si faceva strada urlando con un ombrello chiuso brandito a mo’ di alabarda.
Ariel non può ancora immaginare che quello si rivelerà l’inizio di qualcosa che cambierà per sempre la sua vita: perché tra domande in latino, vicine di casa super belle e talentuose alcune - ed altre super intelligenti e un po’ ficcanaso, rampe di scale con gradini uno diverso dall’altro e campanelli pieni di etichette sovrapposte e pressoché illeggibili, il destino di Ariel è lì ad aspettarla.
Arrivata finalmente davanti alla porta giusta, ad aprirle è proprio Malù: una ragazza piccola ma formosa, con un caschetto liscio e biondo e due occhi verde chiaro come quelli di un gatto, che di mestiere fa l’archeologa e lavora all’università.
Se già Malù fa una buonissima impressione ad Ariel, è soprattutto l’aspetto dell’appartamento ad accoglierla in modo assai positivo:
Era disordinata, incasinatissima – una catasta di panni da stirare in un angolo, una pila di riviste in un altro, una piramide di libri sul divano –, ma di quel disordine che non avvilisce, che mette solo allegria. Quel disordine che ha un suo proprio ordine, piacevolmente immaginifico. Un disordine un po’ cubista, ecco. Era tutto talmente diverso da quel bianco che non mi faceva dormire la notte che mi sentii subito meglio, e trassi un rumorosissimo sospiro di sollievo sedendomi su una sedia giallo canarino (già occupata da un paio di romanzi di Agatha Christie).
Ariel non può crederci: un appartamento così pieno di colori e di vita che al solo confronto fa stonare troppo la sua vecchia casa, a tal punto da invogliarla subito ad accettare di traslocare lì, a maggior ragione grazie allo spiccato occhio intuitivo prontissimo a notare ogni più piccolo dettaglio, come un vero detective, di Malù! ;-) Ma Malù non è l’unica abitante dell’appartamento.

Con una coinquilina archeologa così attenta ai dettagli… tanto quanto il vivace ed attentissimo Mycroft, il gatto nero dal pelo lungo e folto e due occhioni verdi insolitamente tondi, al quale Ariel sta molto simpatica fin da subito! Almeno tanto quanto Magnum (ovvero Samuel… ma vi lascio la sorpresa di scoprire il motivo del suo soprannome nel libro ;-) ), altro coinquilino dell’appartamento che si farà notare, assieme a Kobe (giapponese, arrivato in Italia per studiare pianoforte al conservatorio, e che ha un modo molto colorito di arrabbiarsi)… tutti così diversi, ma allo stesso tempo così accoglienti nei confronti della nuova arrivata!

Le cose sembrano andare benissimo per Ariel in quel “nuovo mondo” così diverso dalla sua vita di qualche settimana prima… ma le cose non possono andare sempre lisce, e si complicano molto presto!

La povera vicina di casa Teresa (38 enne, messicana dalle mille doti, sposata con Alberto, napoletano ben più grande di lei) è vittima di continue attenzioni non desiderate da parte di numerosi spasimanti, vista la sua luminosa bellezza… peccato che lei non incentivi minimamente queste attenzioni, e anzi è ben spaventata che il marito gelosissimo possa scoprirlo! Soprattutto perché lei non vuole queste attenzioni esterne… bisogna subito correre ai ripari! Quando le cose iniziano a complicarsi, sarà necessario tutto l’impegno possibile per le indagini, e… Mycroft ci metterà lo zampino!! ;-) Mycroft in particolare assumerà un ruolo molto importante per la vita di Via Arti 36, interno 5…
e il destino di Ariel la metterà di fronte a qualcosa di decisamente spiacevole ed imprevisto!!


Questo libro assai scorrevole, è un libro autoconclusivo, ma allo stesso tempo è anche il primo di una serie di avventure del detective felino Mycroft: d’altronde con un detective d’eccezione così, come non desiderare di leggere altre sue avventure? ;-)

Serena Venditto, con uno stile ironico, spigliato e dettagliato al punto giusto, accompagna i lettori nelle indagini dando un tocco originalissimo all’idea di investigatore, scegliendo come co-protagonista un felino nobile, elegante ed anche un po’ birichino quale il piccolo ed affettuoso Mycroft. Ho apprezzato molto il fatto che la protagonista, nonostante lo smacco iniziale, decida di prendere la vita di petto, andando a vivere in un appartamento disseminato di colori, dove non trova solo un posto nel quale potersi finalmente sentire di nuovo viva, ma trova anche tre persone per bene che la accolgono subito nel migliore dei modi e che la renderanno decisamente più felice… Mycroft compreso! ;-)

Ho trovato assai efficace e particolare la scelta del titolo molto significativo, che però non vi posso svelare per evitare spoiler… ma vi anticipo che lo capirete via via tra un capitolo e l’altro. 😉
Ho apprezzato molto anche l’accuratezza con la quale l’autrice ha ideato la storia, rendendo ogni dettaglio importante valorizzandolo al momento giusto, lasciando uno spiraglio di deduzione al lettore e allo stesso tempo lasciando alcuni colpi di scena.

Insomma una lettura positivamente piacevole, che vi consiglio di accompagnare ad una gustosa fetta di Torta di mele e/o ad una ciotola di gelato alla fragola. Come mai? Lo scoprirete assieme ad Ariel! 😉
Buona lettura!!




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