[Recensione] E POI CI SONO IO - Kathleen Glasgow - Rizzoli


Buongiorno Sognalettori, oggi vi parlo di uno spaccato di vita vissuta, triste, terribile ma profondamente vera, la vita di un'adolescente, Charlie, protagonista del romanzo "E poi ci sono io" di Kathleen Glasgow.

IL ROMANZO

Titolo: E poi ci sono io
Autore/Autrice: Kathleen Glasgow
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 7 Settembre 2017
Genere: Young Adult
Pagine: 442
Prezzo cartaceo: 19,00€
Prezzo ebook: 9,99€


«Tutto quello che si rompe, comprese le persone, si può aggiustare. Ecco come la penso io.» A soli diciassette anni, Charlotte Davis ha già trovato un rimedio per calmare la sofferenza che prova. Per non pensare all'amato padre che ormai non è più con lei, per non pensare alla sua migliore amica che l'ha lasciata, per non pensare a una madre che da molto tempo non la capisce, a Charlie basta avere a portata di mano un pezzo di vetro. Un coccio di bottiglia, un gesto secco, un taglio sulla pelle: e dentro si fa largo una specie di sollievo. Charlie è ricoverata in un istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota, un microcosmo abitato da altre ragazze come lei, ragazze sole, ognuna un mondo da decifrare, ognuna intrappolata in un diverso dolore. Boccioli di donne ancora troppo chiusi, duri, terrorizzati dall'aprirsi alla vita, sprovvisti di misure di difesa e dunque trascinati via dalla corrente dell'autolesionismo. Le ragazze tra di loro si prendono in giro, si raccontano, immaginano il futuro, c'è chi vorrebbe uscire di lì e chi invece vuole restare al riparo di quelle mura. Charlie, al momento delle dimissioni, non sa dove andare, dato che la madre non la vuole con sé. Sarà allora nella lontana Arizona, dove il sole è rovente e un amico l'aspetta, che potrà provare a riconquistare uno spazio di gioia e nuovi progetti. Il lavoro in una tavola calda e certi inattesi incontri sono linfa benefica, ma quel suo debole entusiasmo viene deluso in fretta: per ricominciare davvero, allora, cosa serve? "E poi ci sono io" è una storia viscerale, aspra e dolce come i diciassette anni di Charlie, un romanzo che parla di adolescenza con onestà, guardando dritto negli occhi di chi pensa di non farcela e crede di essere destinato a scivolare per sempre; è una storia fatta di cadute, improvvise speranze e ripartenze, che ci ricorda quello che siamo stati e quale coraggio serve per riprendere la strada.


Un romanzo che tocca le corde più profonde dell’anima, che racconta la bruttezza che a volte può essere la vita… che parla di quanto bravi sono gli esseri umani a farsi del male, in tutti i modi possibili, mentalmente e fisicamente, parla di Charlotte, del suo modo di proteggersi da tutto e da tutti attraverso il vetro, il suo migliore amico e di tante altre ragazze fragili, sole e spezzate come lei!

“Io le mie parole le ho tagliate tutte. Non mi ci stavano più nel cuore.”

Charlotte Davis ha solo 17 anni, ma della vita ha già visto troppo… ha perso il padre e il rapporto con sua madre dopo questo episodio è degenerato in violenti attacchi fisici, l’ultimo dei quali ha portato Charlie ha reagire, rompendo il naso alla madre. Viene buttata così fuori di casa, si ritrova sola e disperata a vivere in mezzo alla strada, alla ricerca di un riparo.
Riparo che trova da Ellis, l’unica che fino a quel momento non l’ha mai derisa per il suo aspetto e la sola ad esserle amica.
Ellis, una ragazza stramba, ribelle, bellissima, lei, Danny Boy e Mikey, sono amici inseparabili, nonostante le gelosie e la voglia di essere amate, soprattutto da Mikey, che però ha occhi solo per Ellis. Sembra essere tutto perfetto, fin quando quest’ultima perde la testa per un uomo che la trascina giù, in un baratro fatto di alcool e droghe e fin quando nel vano tentativo di tenersi stretto l’amore, non prova a fare quello che a Charlie da pace, tagliarsi.
Charlie si ritrova in strada, a dormire in sottopassaggi al buio e al freddo, viene salvata da un’aggressione da due ragazzi, Evan e Dump, che diventeranno a lungo la sua unica famiglia e sempre da loro viene salvata dal mostro che ancora disturba i suoi sogni, “Frank la merda”, il proprietario del bordello in cui i ragazzi avevano trovato riparo.
Ma tutto questo è troppo per Charlie, è troppo per una persona fragile, indifesa e sola, che non vede via d’uscita a quel buco nero che è la vita e in una notte stellata, ripensando ad Ellis e a tutte le persone che ha perso, Charlie ci prova, a spogliarsi di tutto e ad abbandonarsi alla morte!

“Come un’orfana, sono arrivata qui senza vestiti. Come un’orfana, ero stata avvolta in un lenzuolo e lasciata sul prato innevato del Region Hospital sotto un nevischio gelato, con il sangue che filtrava dal lenzuolo a fiori. […] Ma io di quella notte mi ricordo le stelle. [… ] Ecco cosa contava per me , la loro bellezza accidentale. Che era l’ultima cosa che avrei visto, così ho pensato, prima di morire sull'erba fredda e bagnata.”


Si risveglia in una clinica, il Creeley, confusa, sola e avvolta dal silenzio.
Autolesionismo, mutismo selettivo e disturbo post-traumatico da stress, questa la diagnosi, tante, troppe cose per una persona sola, ma Charlie in quella clinica si sente al sicuro, lì nessuno può trovarla e farle del male. Circondata da altre ragazze, Louisa, Jen S., Blue, Sasha, Isis, con problemi simili ai suoi, ci prova ad andare avanti, a rispettare le regole, a seguire ciò che la dott.ssa Casper le chiede di fare.
Ma la vita continua a darle contro e dopo che la nonna sia ammala e non può più pagare la retta della clinica, Charlie viene dimessa.
Pensa di tornare a casa, di tornare ad avere un rapporto con sua madre, ci spera con tutte le forze, ma anche in questo, la delusione sarà grande e forte.

“Mi allunga la busta. «Tieni, qui c’è la tua roba, biglietto dell’autobus, certificato di nascita e cazzate varie.» Non capisco. «Cosa?» Non prendo la busta, perciò lei mi afferra la mano e ce la caccia dentro. «Questo è tutto quello che posso fare, Charlotte. Qui dentro hai tutto quello che ti serve, okay?» «Pensavo... pensavo che sarei venuta a casa. Con te.»Mentre fuma vedo quanto sono secche le sue mani, come sono rovinate. Fa l’ultimo tiro e schiaccia il mozzicone sotto la scarpa. Le lancio un’occhiata, intravedo al volo la piccola gobba che ha sul naso. Il naso che le ho rotto con una padellata. La bocca le trema mentre guarda le macchine passare sulla strada. Non mi guarda, e io non riesco a guardare lei troppo a lungo. Si sono rotte troppe cose tra di noi. La vista mi si annebbia. «Ieri sera è passato il tuo amico Mike. Sappiamo tutti che non funzionerà, tu con me, o tu in un centro di reinserimento del cazzo. Tutto questo non fa per te, Charlotte. Non so cosa faccia per te, ma di certo non io, e neanche una casa dove devi rispettare un coprifuoco. La mamma di Mike ti ha comprato un biglietto dell’autobus per l’Arizona. Starai a casa sua laggiù. Dice che ti aiuterà lui.» Cerca un’altra sigaretta nella tasca. «Ti ha lasciato una lettera. Starai da sola per un po’, finché lui non torna dal suo viaggio. Mi è sembrato di capire che fa il roadie per una band, no? Mike è un bravo ragazzo, Charlotte. Cerca di non mandare tutto a puttane.» […] Sono così felice, spaventata e confusa che non so cosa fare. […]Mia madre dice: «Adesso devo andare, Charlotte. Mi aspettano». Fa per andarsene, ma all'improvviso si gira e mi stringe così forte che non riesco a respirare e così forte che vedo degli anelli rossi intorno alle nuvole soffici e a quel punto mi preme la bocca contro l’orecchio. Sussurra: «Non pensare che questo non mi spezzi il cuore».”


Sarà da lì che Charlie proverà a far ripartire la sua vita, da Tucson, nella calda e desertica Arizona, dove proverà a far sbocciare la sua vita, tenendo da parte il suo kit di manutenzione e la voglia di tagliarsi.

“Potrei essere una ragazza, una ragazza vera. Con Mikey, potrei essere una possibilità. Giusto?”


Ma la sua possibilità la trova al Tru Grit, la tavola calda dove lavora come lavapiatti, nelle facce amiche di Linus e Tanner e nel viso vecchio e consumato di Leonard, che gli affitta per pochi spiccioli un piccolo appartamento, il “suo” appartamento.
Troverà anche l’amore, con un uomo di dieci anni più grande di lei,  bellissimo e musicista, Riley West, ma sarà uno di quegli amori che ti consumano e ti strappano via l’anima, di quelli che ti fanno venir voglia di riaprire il kit, per sentirti più leggera e per non continuare ad elemosinare un po’ di affetto.

Annuisco, la faccia che mi brucia per la vergogna. Volevo che lui mi amasse.”

Mi fermo qui, ho poche considerazioni da fare sul romanzo… si, è un romanzo forte, potente, meraviglioso nella sua crudezza, ma io, non posso fare altro che consigliarvi di leggerlo, vi lascio invece con alcuni estratti presi dalla nota dell’autrice, che danno un valore immenso al libro e che mi hanno fatto terminare il romanzo con il fiato corto e le lacrime agli occhi….  Capirete!!!

“Anni fa, non volevo scrivere questa storia. Anni fa ero sull'autobus, prendevo appunti per un’altra storia che stavo scrivendo, e una ragazza si sedette accanto a me. Alzai gli occhi su di lei soltanto un attimo, e il respiro mi si bloccò in gola. Aveva la pelle come la mia. Sentendo il mio sguardo su di sé, si affrettò ad abbassare la manica, per nascondere le cicatrici rosse e sottili. Non so dirvi che voglia avessi di sollevare le mie, di maniche, e dirle: «Io sono come te! Guarda! Non sei sola». Ma non lo feci.”

“Anni fa non volevo scrivere la storia delle mie cicatrici, e nemmeno la storia di cosa significa essere una ragazza con le cicatrici, perché è già abbastanza dura essere una ragazza in questo mondo, figuratevi che significa essere una ragazza con le cicatrici sulla pelle in questo mondo.”

“L’autolesionismo consiste nell’atto deliberato di tagliarsi, bruciarsi, pungersi o danneggiarsi in altro modo la pelle nel tentativo di fare fronte a un disagio emotivo. Può essere la conseguenza di molte cose, di abusi di ordine sessuale, fisico, verbale o emotivo. Del bullismo. Del fatto di sentirsi impotente. O triste. Può verificarsi in chi soffre di una dipendenza. L’autolesionismo non è un modo per attirare l’attenzione. Né è il sintomo di un istinto suicida. Chi compie atti di autolesionismo sta cercando di uscire da un casino molto pericoloso che sente in testa e nel cuore, e quello è il meccanismo di cui ci si avvale per farvi fronte.”

“Qui non è sempre tutto rose e fiori, e a volte il buio può diventare molto buio, ma questo è un posto pieno di persone che capiscono e di risate che bastano ad alleggerire le difficoltà e a farti superare la giornata. Perciò: vai. Vai e sii assolutamente, completamente, dannatamente angelica.”

12 commenti

  1. Ciao Patrizia. ❤️
    Non conoscevo questo libro, ma la tua recensione mi ha lasciata piacevolmente colpita!! ❤️
    I temi trattati sono molto forti, dagli estratti che hai citato si evince tutta la sofferenza che questo libro racchiude. ❤️
    Autolesionismo purtroppo al giorno d'oggi è molto frequente tra i giovani, e questa è una cosa che mi rattrista molto perchè non oso immaginare che cosa possa passargli per la testa. :(
    Aggiungerò questo libro in lista, cosi potrò scoprire i pensieri di questa giovane protagonista. ❤️

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  2. Bellissimo...la recensione mi e piaciuta molto e mi ha fatto venire voglia di leggerlo

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  3. Ciao patrizia e grazie per la recensione. Questo libro sembra piacermi tanto, mi piacciono i temi trattati e anche il modo forte o crudo che utilizza l'autrice nell'esprimersi. Spero al più presto di acquistarlo.

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  4. bellissima recensione complimenti ^_^

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  5. Dev'essere bellissimo questo libro, dopo aver letto la tua recensione ho deciso che devo leggere questo libro *_*

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  6. Patrizia, questo libro è da pelle d oca, assolutamente !!!!!! Ho letto tutto d'un fiato.... Certi libri non è semplice sfogliarli,viverli, perché sono dannatamente VERI .....

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  7. Ho già in wishlist questo libro e sono molto contenta di leggere la tua recensione, credo che mi piacerà sicuramente!

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  8. Che libro! Temi forti,potenti emozioni,e ho letto solo la tua recensione! Bravissima, hai proprio reso perfettamente le tue emozioni durante la lettura.

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  9. Che bella recensione! Uno Young Adult forte. Mi piacciono i libri così ��

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  10. Patrizia sei riuscita a dare un'idea di questo libro talmente forte e straziante ed interessante e dolorosa allo stesso tempo che, nonostante non voglia "soffrire" assieme a Charlie, non posso fare altro che cercare "E poi ci sono io" e leggermelo tutto d'un fiato sperando in bene per la protagonista e i suoi amici!! 😉

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  11. Sembra davvero un bellissimo libro lo metterò in lista per leggerli. La recensione mi è piaciuta molto complimenti

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