Il 21 agosto Sara Rattaro è stata
ospite della rassegna estiva “Ai margini della notte. Libri e autori in città”
della libreria Il labirinto Mondadori di Alghero. Ed è stata presentata dalla
grandissima Bianza Pitzorno. Non potevo di certo mancare, un'occasione unica
per incontrare e ascoltare due scrittrici che ammiro molto. La presentazione si è tenuta
nella sala di fronte alla libreria, in mezzo a tanti libri antichi, uno
scenario perfetto direi. Per questa rassegna si è deciso di presentare i due
ultimi libri di Sara, “Niente è come te”, sulla sottrazione internazionale di
minori e “Splendi più che puoi”, sulla violenza sulle donne.
Due argomenti
davvero molto attuali ed interessanti che lei ha saputo spiegare e approfondire
in un modo molto professionale. Io personalmente non ero molto informata sulla
sottrazione dei minori da parte di un componente della famiglia, come credo in
molti, ma è bastato parlarne un po' per capire un nuovo punto di vista, da non
sottovalutare.
Di questi temi se ne può parlare
in vario modo, dal giornalismo che riporta dati e testimonianze, fino alla
scuola che cerca di riassumere concetti masticati da altri, ma quando si tratta
di descrivere gli stati d'animo, le sofferenze, i ragionamenti, le
disperazioni, le riflessioni e la paura, questo spetta a chi davvero sa usare
la penna e riportare tutto in un romanzo. Sara l'ha fatto con una così elevata
maestria che l'ha portata a vincere diversi premi come per esempio il Premio
Bancarella nel 2015.
Una penna che si distingue, perché
scrivere di questi temi non è affatto semplice, ne ho voluto parlare con lei in
prima persona, provando a capire le difficoltà che ovviamente ha riscontrato
durante la stesura, per esempio di “Spendi più che puoi”, che ho incontrato
anche io raccontando di violenza.
E' difficile capire e scegliere
ciò che si vuole trasmettere, se la cruda realtà o la stessa ma avvolta da un
panno soffice che non nasconde ma alleggerisce un tema così duro, esattamente
come fa Sara.
Il suo modo di raccontare ha
sempre attirato tantissimi lettori, per la delicatezza con cui tratta questi
argomenti, ed è questo che mi ha sorpreso e mi ha incuriosito.
Alla presentazione hanno
partecipato molte persone, la maggior parte donne, ma anche uomini, perché come
ha affermato la stessa autrice, per quanto riguarda la violenza sulle donne, il
messaggio deve partire anche dagli uomini, devono farsi sentire e disapprovare
il comportamento di alcuni, oggi troppi. Erano presenti anche alcune
responsabili delle case di accoglienza delle donne vittime di violenza e di
associazioni contro la medesima, tra le quali, anche io, in “borghese” come
rappresentante young della F.i.d.a.p.a. Ho partecipato a tanti convegni su
questo tema e ho scritto una sceneggiatura teatrale sulla violenza domestica,
motivo in più per conoscere la grande Sara Rattaro. Il suo modo di vedere e di
raccontare mi hanno aperto un altro mondo e non potevo non farglielo sapere.
Gli interventi sono stati tanti e come spesso capita si può incappare in
argomenti ancora più ampi, è questo che testimonia l'importanza di questi temi,
che devono essere trattati, nonostante l'idea che un libro debba solo
intrattenere (come spiega Sara), ma a parer mio deve anche informare e quale
modo migliore se non con un romanzo?
E anche Sara Rattaro è entrata
nella mia top ten delle scrittrici che ammiro di più!
Difficile riassumere, ma per
concludere dico che vederla per la prima volta mi ha fatto una bellissima
impressione. Condivido molti suoi pensieri e modi di vedere la vita dal punto
di vista femminile. Una persona molto cordiale, gentile, disponibile, insomma,
esattamente come i suoi libri.
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