[RECENSIONE] STORIA DI MILO, IL GATTO CHE ANDÒ AL POLO SUD - COSTANZA RIZZACASA D'ORSOGNA - GUANDA


Buongiorno Sognalettori!
Oggi vi parlo di "STORIA DI MILO, IL GATTO CHE ANDÒ AL POLO SUD" di Costanza Rizzacasa D'Orsogna, pubblicato dalla casa editrice Guanda.

Costanza Rizzacasa d’Orsogna, scrittrice, giornalista e saggista, lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di letteratura e cultura americane per il supplemento la Lettura. Ha curato Storia di mio padre di Stefano Cagliari (Longanesi 2018) e nel 2020 ha pubblicato per Guanda il suo primo romanzo, Non superare le dosi consigliate.
Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare (Guanda 2018), è uscito anche in Thailandia e in Corea del Sud.
E’ del 2021 la seconda avventura: Storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud.


IL ROMANZO


Titolo: Storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud
Autore: Costanza Rizzacasa D'Orsogna
Data di uscita: 2021
Genere: Narrativa Contemporanea Italiana
Pagine: 128

Che cos’è il coraggio? Che cos’è la libertà? Sono passati tre anni, Milo e la sua mamma umana si sono trasferiti in una casetta vicino al mare. Anche se non ha mai imparato del tutto a saltare e a camminare diritto, il gattino, sempre più sicuro di sé, si spinge a f are lunghe passeggiate fino alla spiaggia, dove un giorno incontra un cucciolo di pinguino imperatore, strappato al Polo Sud da contrabbandieri senza scrupoli. Milo si commuove, decide di aiutarlo. Ma come faranno un gatto disabile, una ragazza e un pinguino ad affrontare un viaggio così lungo? Da Roma a Buenos Aires e poi giù fino alla Terra del Fuoco e finalmente in Antartide, scopriranno un mondo sempre più minacciato dall’uomo. Un viaggio ai confini delle nostre paure, durante il quale Milo incontrerà animali solo all’apparenza feroci – tra loro un’orca, un condor, un giaguaro – che hanno una storia da raccontare e tanto bisogno di amicizia. Il nostro gattino dal cuore grande non si tirerà indietro e scoprirà che, se ci crediamo davvero, non c’è nulla di impossibile.


Quando ho comprato questo libro avevo già letto la storia di Milo, un gattino nero, nato per strada in circostanze difficili. Mi aveva commosso la sua storia, vera e sincera, raccontata da chi ha reso un difetto un punto di ripartenza, la fragilità uno slancio verso la vita.
Così ho conosciuto un altro gatto traballante come il mio Puntino, eroe della mia famiglia, sopravvissuto a morte certa, che mi ha insegnato a non mollare mai. Come Puntino, Milo cammina a zig-zag, ma non si sente diverso dagli altri e, grazie a un incontro speciale con una ragazza che gli darà una casa, crescerà con amore e pazienza.
Sostenuto nelle difficoltà e nei goffi tentativi di salto in alto, sarà circondato anche dall’affetto di amici come il gabbiano Virgilio. Scoprirà che la forza è trovare la strada per essere.

Il veterinario l’aveva spiegato: l’ipoplasia cerebellare, la condizione neurologica di cui soffriva Milo, motivo della sua disabilità, non era una malattia, né era causa al gattino di dolore.

Costanza Rizzacasa d’Orsogna, che ringrazio per la copia digitale del primo libro, riesce a catturare l’attenzione, scrivendo di temi importanti e attuali con la capacità di sorridere alla vita.
Un grande, piccolo, esempio di rispetto dovuto ad ogni essere sulla terra. Un libro dedicato a tutti quelli che si sentono diversi.

Nel secondo libro a lui dedicato Milo diventerà una guida, sarà lui stavolta ad aiutare altri animali in difficoltà, dalla copertina scopriamo subito che il suo principale compagno di viaggio sarà un cucciolo di pinguino imperatore. Purtroppo, a causa dell’uomo, spesso gli animali vengono strappati dalle loro famiglie e dal loro habitat naturale, e in questa storia ostacoli insormontabili vengono affrontati con la forza della solidarietà.
Hielito avrà Milo al suo fianco, che lo sosterrà e riporterà a casa, con la complicità della sua mamma umana e di altri animali incontrati nel lungo e duro viaggio. Saranno proprio gli animali ad impartirci una grande lezione, a ricordarci il valore dell’amicizia e della libertà.

Gli dispiaceva tanto per l’amico, così piccolo e però già così consapevole delle difficoltà dell’esistenza.

La storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud è una favola moderna, ambientata in questi tempi così complicati, per i cambiamenti climatici, per la pandemia, per l’inquinamento.
Come una metafora della vita, il viaggio ci porta a guardare le cose dal verso giusto, il ritmo è più naturale e il rispetto dovuto ad ogni creatura vivente riprende il suo posto. Gli animali meritano attenzione e rispetto, non crudeltà gratuite per fini economici e totale assenza di empatia.
La generosità porterà Milo a partire da una casetta vicino al mare, alle porte di Roma, fino ad arrivare sino al Polo Sud. La lontananza, il timore dell’insuccesso, di non portare a termine la missione saranno lo stimolo per i lettori per arrivare alla fine della storia: per scoprire come farà il nostro Milo a riportare fino a casa Hielito e chi saranno tutti gli amici che incontrerà sul suo cammino.

La strada, però, sembrava non finire mai. Il pinguino, che non era abituato a camminare, era stanchissimo. «Forse ho sbagliato» si disse. «Come ho potuto pensare che così piccolo e ignaro del mondo avrei potuto essere d’aiuto.» Stava per perdersi d’animo, poi sentì una vocina dentro di sé. «Non c’è tempo per fermarsi a piangere. Cerca di farti forza, piccino mio.» Chissà se era papà Sale che gli parlava. Chissà cosa stavano facendo i suoi genitori in quel momento. «Si ricorderanno ancora di me?» pensò. «Mi avranno dimenticato?» Il desiderio di rivederli fu più forte della stanchezza, e il pinguino riprese il suo cammino.

Auguro a questo libro, come il precedente, di fare il giro del mondo e di essere tradotto in diverse lingue, per diffondere il più possibile il messaggio ecologista che porta con sé.
Ogni bambino dovrebbe diventare, come il nostro gatto nero Milo, custode della natura e dei suoi abitanti, perché solo l’amore e l’accettazione delle diversità porteranno equilibrio e ci regaleranno tempo.
Un libro da leggere e da regalare, una storia per imparare e un protagonista da amare.

Nessun commento