[COMMEMORAZIONE] 27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA


Il 27 Gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell'Olocausto.
In quel lontano giorno del 1945 (ma è poi davvero così lontano?) le truppe dell'Armata Rossa liberano il campo di concentramento di Auschwitz e offrono al mondo uno spettacolo di un'atrocità inverosimile.
È importante conoscere?
Sì. A mio parere è fondamentale.
Perché
L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. (Liliana Segre)

Numerose sono le testimonianze che la Storia ci ha lasciato e ognuna di loro racchiude una vita umana che è doveroso conoscere per non dimenticare.

Bisogna fare memoria del passato, perché quel passato non debba mai più ritornare. (Pietro Terracina)

Oggi voglio rendere omaggio ad un uomo meraviglioso.
Uno degli ultimi testimoni viventi, patrimonio inestimabile della nostra umanità.
Sami Modiano, ebreo di Rodi, deportato ad Auschwitz ad appena 14 anni.
Vi invito a leggere il suo libro testimonianza:

PER QUESTO HO VISSUTO
La mia vita ad Auschwitz- Birkenau ed altri esili
Edito Rizzoli BUR

Sami, dopo tanti anni di silenzio, decide di raccontare, facendosi portavoce di tanti compagni uccisi dalla furia nazista.
Ne nasce così questo titolo bellissimo che è anche risposta alla domanda che per anni lo ha torturato "Perché proprio IO??"

Il suo racconto farà male come in pugno nello stomaco, ma sarà anche un balsamo per l'anima. Perché finché al mondo ci saranno ancora uomini come lui, forse potremo ancora continuare a sperare.

Lunga vita a te Sami.







Sami Modiano
è uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. Da anni porta nelle scuole medie e superiori di tutta Italia la sua testimonianza ed è più volte stato protagonista dei Viaggi della Memoria. Da tempo si occupa della sinagoga di Rodi per tenere in vita la storia della sua comunità.


IL ROMANZO


Titolo: Per questo ho vissuto
Autore: Sami Modiano
Data di uscita: 15 Gennaio 2014
Genere: Narrativa italiana contemporanea | Biografia
Pagine: 216

Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo.” Come tanti sopravvissuti alla Shoah, per molti anni Sami Modiano è rimasto in silenzio. In che modo dare voce al dolore di un’adolescenza bruciata, di una famiglia dissolta, di un’intera comunità spazzata via? Nato nella Rodi degli anni Trenta, Sami non conosce la lingua dell’odio e della discriminazione. Ma quando le leggi razziali colpiscono la sua terra, all’improvviso si ritrova bollato come “diverso”. E a tredici anni, nell’inferno di Auschwitz-Birkenau, vedrà morire familiari e amici fino a rimanere solo al mondo, lottando per la sopravvivenza. Sfuggito al campo di sterminio, Sami riuscirà con caparbietà a costruirsi una nuova vita, ma in lui resterà sempre la determinazione a riappropriarsi delle sue radici, a dispetto di chiunque abbia provato a strapparle. Oggi, a decenni di distanza da quegli orrori, Sami sente di essere sopravvissuto proprio per raccontarli. Lo fa con un libro semplice fino all’asperità, portatore di una lingua universale. Una lingua figlia delle ferite che dividono i popoli e della speranza che li vorrebbe unire.


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