[RECENSIONE] MIA CUGINA RACHELE - DAPHNE DU MAURIER - NERI POZZA


Buongiorno Sognalettori,
sono tornata, ed ho pensato di presentarmi.
Mi chiamo Pintus Alessandra. Sono innamorata dei libri da sempre.
Il mio primo libro è stato libro Cuore, libro indimenticabile che ancora conservo gelosamente. 
Con il passare degli anni i miei gusti letterari hanno subito tanti cambiamenti, durante l’adolescenza ho letto quasi tutti i libri di Agatha Christie, la quale ritengo sia l’indiscussa regina del giallo, e ogni giallo che leggo ora non può non passare attraverso un critico paragone.
Durante l’adolescenza ho letto anche tantissimi libri di un altro Re, per l’appunto Stephen King, e le letture rosa e sentimentali le affidavo a Danielle Steel o Barbara Taylor Bradford. Con il passare degli anni ho letto tantissimi libri, spesso di diversi generi.
Mi dispiace aver rinnegato nel corso degli anni la lettura dei classici, ma la fortuna è che me li sto godendo ora: adoro la letteratura russa, francese, inglese, insomma spazio tantissimo, ovviamente senza tralasciare quella italiana.
Il mio genere preferito è comunque il romanzo, anche drammatico, anche se alcuni argomenti sono per me proprio proibiti. Non amo i fantasy e i libri storici.
Leggo spesso anche libri di psicologia, essendo la materia da me studiata e che continua ad esercitare su di me un forte fascino.
La lettura è per me l’immersione in altri mondi e altre realtà, adoro leggere storie e immergermi in altri luoghi e altri eventi che mi fanno sognare e mi aiutano ad allentare i pensieri e le preoccupazioni del momento.
Per me la lettura è una cura, una cura piacevolissima, l’occasione di vivere in periodi passati, e un modo per viaggiare attraverso luoghi sconosciuti.
La lettura non è la mia unica passione, amo da impazzire i gatti, infatti ne ho due, e tutti gli animali che spesso cerco nelle mie letture.
Amo cucinare, stare con gli amici e vivere in semplicità.
Amo tantissimo mio marito, che mi incoraggia e ascolta sempre con piacere quando gli racconto il libro che sto leggendo, ed è sempre attento nel procurarmi quel libro che tanto desidero.

A pochi giorni dalla mia primissima recensione sul blog, torno a parlarvi di un altro libro che ho letto.
"Mia cugina Rachele" di Daphne Du Maurier, pubblicato da Neri Pozza.

Daphne Du Maurier, seconda figlia del più celebre impresario teatrale del momento, Sir Gerald du Maurier, e di Muriel Beaumont ex-attrice, e sorella minore di Angela du Maurier, era anche nipote dell'artista e scrittore George du Maurier, di origini francesi.
Inizia a scrivere racconti nel in 1928, e del 1931 è il suo primo romanzo pubblicato, The Loving Spirit.
Nel 1932 Daphne sposa il maggiore Sir Frederick Arthur Montagne Browning (che rivestirà in seguito anche la carica di Segretario di Stato), e con lui si trasferisce ad Alessandria d'Egitto, dove scrive Rebecca, la prima moglie, la sua opera più conosciuta.
Ha avuto due figlie femmine, Tessa e Flavia (nate nel 1937), e un maschio Christian Frederick 'Kits' (nato nel 1940).
Nel 1969 è stata insignita del titolo di Dame Commander in the Order of the British Empire (DBE).
Fra i suoi numerosi romanzi, assai noti e non privi di efficacia nel genere popolare, ricordiamo: Alla Giamaica (Jamaica inn, 1936) da cui fu tratto nel 1939 un film di Alfred Hitchcock con Charles Laughton; La prima moglie: Rebecca (Rebecca, 1938) trasposto sul grande schermo sempre da Hitchcock nel 1940 con protagonisti Laurence Olivier e Joan Fontaine; Mia cugina Rachele (My cousin Rachel, 1951) film di Henry Koster del 1952 con Olivia de Havilland e Richard Burton; il celeberrimo racconto The Birds (Uccelli), ancora film nel 1963 per la regia di Hitchcock. Dopo essere uscito nel 1941 un suo libro Frenchman's Creek, l'editore Superbeat lo traduce in italiano nel 2018 con il titolo La baia del Francese.


IL ROMANZO


Titolo: Mia cugina Rachele
Autore: Daphne Du Maurier
Data di uscita: 21 Settembre 2017
Genere: Narrativa straniera storica | Giallo
Pagine: 383


Cornovaglia, metà Ottocento.
Philip Ashley è convinto di avere molti validi motivi per odiare Rachele, vedova dell’amato cugino Ambrose, venuto a mancare in circostanze poco chiare.
Quando la bellissima e misteriosa Rachele lo raggiunge in Cornovaglia, tuttavia, Philip si scopre incapace di resistere al suo conturbante fascino.
Ma chi è davvero Rachele? Una donna innamorata o un’arrampicatrice sociale che cerca soltanto di impadronirsi della sua ricchezza, come ha già fatto con il defunto marito?
La seduzione, l’amore avventato, il sospetto diventano i protagonisti di questo romanzo, in un crescendo d’inquietudine di cui Daphne du Maurier è maestra indiscussa.



Mia cugina Rachele
è una famosa opera che risale al 1951 scritta da Daphne Du Maurier, scrittrice britannica, molto conosciuta per il romanzo Rebecca la prima moglie, da cui è stato tratto l'indimenticabile film di Alfred Hitchcock.

Philip rimane orfano sin da bambino e sarà suo cugino Ambrose a prendersi cura di lui e dedicarsi alla sua educazione e formazione. Il loro è un legame talmente forte che Ambrose non ha dubbi nel decidere di lasciare a Philip in eredità i suoi averi, compresa la grande casa dove abitano insieme.

In ogni modo Philip è il mio erede, anche se me lo sono trovato già bell’è fatto, quindi il mio dovere l’ho compiuto. Quando sarà il momento prenderà lui il mio posto.

Durante un viaggio in Italia Ambrose conoscerà Rachele, una loro lontana parente, e nel giro di poco tempo Philip riceverà la notizia del loro matrimonio, che lo lascerà non poco turbato. Da quel momento in poi qualcosa inizierà a cambiare: le lettere di Ambrose diventano diverse e meno frequenti.
La felicità del recente matrimonio, improvvisamente viene sostituita da lettere piene di angoscia e perfino paura. Ambrose si mostra spaventato, al punto che Philip decide di partire immediatamente per Firenze.

Poi nel corso dell’inverno, il tono delle sue lettere cambia. All’inizio il mutamento fu impercettibile e io non lo notai, anche se poi, rileggendo quelle parole, mi resi conto del disagio che trasmettevano: in lui si stava facendo strada un’angoscia strisciante.

Credo che tu l’abbia capito quando ti ho scritto l’ultima volta. Ma è meglio tacere. Lei mi tiene sempre d’occhio. Ti avevo scritto molte lettere ma non mi fido di nessuno e se non riesco a uscire e imbucarle tu non le puoi ricevere.

Per l’amor di Dio, vieni appena puoi. Rachele, il mio tormento, mi sta distruggendo. Sbrigati, o sarà troppo tardi. Ambrose

Al suo arrivo a Firenze apprenderà della morte di Ambrose, in seguito ad uno stato di salute precario che non gli avrebbe lasciato scampo. La vedova Rachele è partita subito dopo il funerale portando via tutto ciò che era appartenuto al marito.
Philip si ritrova così a provare un forte odio e risentimento verso Rachele, e ripensando a ciò che Ambrose gli scriveva delle sue paure e dubbi sulla donna, promette di vendicarsi.

Credevo alle parole di quelle due lettere che tenevo nella mano destra. Le ultime che mi aveva scritto Ambrose. Un giorno in qualche modo, mi sarei vendicato di mia cugina Rachele.

Pochi giorni dopo il suo rientro arriva a casa sua proprio la cugina Rachele, che si manifesta agli occhi di Philip in una veste completamente diversa da quella che lui aveva immaginato e nel giro di poco tempo si ritroverà completamente ammaliato da quella donna che lo ha raggiunto per riportargli gli effetti personali di Ambrose, riuscendo così a farsi voler bene da tutti.

Non avevo mai considerato mia cugina Rachele sotto questo aspetto. Me l’ero solo raffigurata maligna e insidiosa come un ragno. A dispetto del mio odio non riuscii a trattenere un sorriso.

So solo che è una persona molto diversa da quella che mi aspettavo. Lo avrai capito anche tu, già da quel poco che hai potuto vedere.

Chi è realmente Rachele? Una povera vedova sconsolata o una fredda e spietata calcolatrice?

Questa è la domanda che il lettore si farà spesso durante la lettura di questo romanzo, che lo manterrà attaccato alle pagine in un continuo mutare di situazioni ed eventi, spesso cupi e pieni di suspence, perché Rachele è un personaggio che muta in continuazione, e ci si ritrova ad avere nei suoi confronti sentimenti contrastanti, la si può detestare, trovare cinica e calcolatrice, ma in un attimo la sua fragilità può conquistare anche il più freddo lettore.

Consiglio vivamente questo romanzo a chi ama le storie con una buona dose di suspence, dove niente è dato per scontato, e pagina dopo pagina ci si ritrova a stupirsi per il susseguirsi degli eventi.
Una storia con un grande risvolto psicologico, con personaggi ben definiti e spesso per le loro caratteristiche di spicco, possono apparire fastidiosi e poco coerenti.
Un romanzo che appassiona e coinvolge il lettore in ogni pagina, e con un finale originale ed inaspettato che lascia il lettore a bocca aperta, ma molto soddisfatto dell’intera lettura del libro.

Durante la lettura ho provato diversi stati d’animo, soprattutto nei confronti dei comportamenti dei due protagonisti, spesso irritanti ai miei occhi, ma proprio questa loro peculiarità non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità nel proseguirne famelicamente la lettura.



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