[REVIEW PARTY] SADIE - COURTNEY SUMMERS - RIZZOLI






Buongiorno Sognalettori! 😃
Oggi il blog partecipa al Review Party di un libro appena uscito in tutte le librerie e piattaforme digitali, un libro pieno di mistero e di retroscena tutti da scoprire. Sto parlando di “SADIE” dell’autrice canadese Courtney Summers, pubblicato in Italia dalla casa editrice Rizzoli.

Courtney Summers è nata a Belleville, Ontario, Canada, nel 1986 e vive in una piccola città non lontano da lì. Pubblica il suo primo romanzo, Cracked Up to Be, a 22 anni. Celebre per le sue protagoniste problematiche, toste e indipendenti, Courtney è a oggi autrice di sei romanzi, libri che le sono valsi numerosi premi, tra cui l’inserimento nella lista delle “60 Top Millennial Women under 30”. Sadie ha vinto l’Edgar Award 2019 nella categoria Best YA Fiction, premio assegnato dall’organizzazione Mystery Writers of America alla migliore opera di genere giallo, horror e thriller.

Se già la copertina vi ha offerto la giusta dose di curiosità che ha dato a me fin dal primo sguardo, non attendete oltre e immergetevi con me tra le pagine di questo libro e… perché no? Lasciatemi un commento con i vostri pensieri sotto al post, grazie! 😉




IL ROMANZO


Titolo: Sadie
Autore: Courtney Summers
Data di uscita: 25 Giugno 2019
Genere: Narrativa | Young Adult | Thriller
Pagine: 368


Quando il popolare conduttore radiofonico West McCray riceve una telefonata da una donna che lo implora di cercare Sadie Hunter, diciannove anni, scomparsa da alcuni mesi, l’uomo non è davvero convinto che quella sarà una storia da raccontare: è tristemente consapevole che di ragazze scomparse ce ne siano molte, troppe, ogni giorno. Ma quando viene a sapere che Sadie si è allontanata da casa dopo il brutale omicidio irrisolto della sorella Mattie, tredici anni, parte alla volta di Cold Creek, Colorado, per cercare di saperne di più.
Sadie non ha idea che la sua storia stia per diventare il soggetto di un podcast di successo seguito da una costa all’altra degli Stati Uniti. Tutto ciò che vuole è vendetta: armata di un coltello a serramanico e del suo lacerante dolore, Sadie colleziona una serie di confusi indizi che seguono le tracce dell’uomo che è convinta abbia ucciso la sorella.
Mentre West ricostruisce il viaggio di Sadie, ritrovandosi sempre più coinvolto dalla storia della ragazza e ossessionato dal pensiero di ritrovarla, un mistero inquietante comincia a prendere forma e a svelarsi. Riuscirà West a ricomporre il puzzle della verità prima che per Sadie sia troppo tardi?
Alternando le puntate del podcast alla lucida voce di Sadie, che racconta in prima persona la sua caccia all’uomo, Courtney Summers ci regala una storia struggente che resta sulla pelle ben oltre la sua ultima pagina.



Cold Creek
, in Colorado, è un paesino di appena 800 anime, dove almeno la metà degli edifici è sfitta e la gente se la passa abbastanza male, cercando di sopravvivere, non c’è molto futuro per gli abitanti e la maggior parte delle persone è costretta a cercare lavoro nelle città vicine, ovviamente a decine e decine di chilometri di distanza, come lo è anche l’unica scuola.
Lì a Cold Creek, nello Sparkling River Estate – un piccolo parcheggio con non più di una decina di roulotte tutt’altro che lussuose – vivono due sorelle con la loro madre e la nonna.
O meglio vivevano… perché la madre Claire se ne è andata da almeno 3 anni, abbandonando le due figlie Sadie Hunter (19 anni) e la piccola Mattie Southern (13 anni), e la vera nonna Irene è morta ancor prima che Sadie nascesse. Fortuna che le due ragazze hanno sempre potuto contare sull’affetto e l’appoggio della loro nonna surrogata May Beth Foster (che gestisce il parcheggio delle roulotte e ci vive in prima persona), soprattutto negli ultimi anni in cui hanno dovuto arrangiarsi da sole.

Il passato di Claire è un passato da tossicodipendente, di madre un po’ sbandata (perché diventata madre e contemporaneamente orfana troppo giovane) che alza spesso anche il gomito, quindi da sempre Sadie ha fatto da vice mamma alla sorellina minore. La differenza di età tra le due (nonché i diversi tratti fisici e due padri diversi) non hanno mai dato problemi tra le due sorelle, infatti il loro legame è sempre stato molto forte, soprattutto per la maggiore, che si è sempre sentita responsabile per la piccolina ed ha riversato su di lei tutto l’amore che non ha mai ricevuto in prima persona dalla madre.
Secondo me però la vera ragione per cui Mattie non li ha mai toccati è il colore biondo che aveva ereditato dalla mamma: non poteva tollerare il pensiero di perdere quel poco di lei che le era rimasto. La loro grande somiglianza mi mandava fuori di testa: i capelli della stessa tonalità, gli occhi azzurri e il volto a cuore. Mattie e io non avevamo lo stesso padre e non sembravamo sorelle, se non in quei rari momenti in cui i nostri volti riflettevano l’espressione dell’altra, nei rari momenti in cui provavamo la stessa cosa in una data situazione. In mezzo a lei e alla mamma, ero io quella che spiccava, con i miei riccioli marroni ribelli e due torbidi occhi grigi inseriti in quello che May Beth amava definire muso da passerotto.
Fin qui potrebbe sembrare una storia triste… ma lo è ancor di più perché la storia del libro ha inizio il 3 Ottobre quando, a tre giorni dalla sua scomparsa, il corpo della piccola Mattie viene ritrovato in un meleto, lontano da Cold Creek, in una zona abbandonata: il suo corpo viene ritrovato per caso, grazie alla segnalazione di un passante che ha notato un incendio in corso. Mattie aveva solo 13 anni.
La notizia sconvolge tutti: addolora notevolmente May Beth, ma soprattutto devasta Sadie. La sua piccola, amata sorellina ha avuto una fine così tragica, e lei invece avrebbe dovuto prendersene cura, come ha sempre fatto da quando la piccola è nata, Mattie che era la sua famiglia, l’unica al mondo che le fosse rimasta.
A causa dell’incendio, e forse anche delle indagini svolte con poco impegno, non viene ritrovato nessun colpevole, e questo spezza sempre di più il cuore di Sadie, la quale si chiude ulteriormente in se stessa e non fa che ricordare la sorellina.
Saidie che è sempre stata timida, solitaria e chiusa in se stessa (a causa soprattutto della sua balbuzie martellante) ma anche indipendente, testarda e determinata in tutti i modi a proteggere la sorellina, lei che per anni ha lasciato la scuola e si è trovata un lavoro pur di evitare che i servizi sociali gliela portassero via, lei che è diventata grande e responsabile fin troppo presto, lei che, forse, non si è mai potuta permettere di essere una bambina, ma ha fatto davvero di tutto perché la sorellina potesse vivere come una bambina felice ed amata.
Così qualcosa scatta nella mente di Sadie, ma non rivela niente a nessuno, perché così è sempre stata abituata: a fare da sola e…. agire.

Mattie era magra al punto da sembrare quasi sottosviluppata e goffa, ma anche dotata di una speciale morbidezza, che la faceva apparire meno disillusa rispetto a me. Io sono il risultato di biberon pieni di gassosa al limone, ho un organismo che non sa elaborare le cose belle della vita. Il mio corpo è abbastanza affilato da tagliare il vetro e ha un bisogno disperato di affinarsi, ma a volte non mi importa. Un corpo può anche non essere sempre bello, però sa rappresentare un inganno perfetto: io sono più forte di quanto sembro.

In fondo forse nessuno conosce davvero Sadie, nemmeno May Beth… ed è per questo che, quando a Giugno dell’anno seguente Sadie scompare, non se ne capacita e non sa darsi una spiegazione. A maggior ragione quando a metà luglio a Farfield, Colorado (a molte miglia di distanza da Cold Creek) viene ritrovata una Chevy nera del 2007 con dentro tutti gli effetti personali di Sadie… dove sarà finita Sadie? E che cosa le sarà successo? Sarà stata lei ad allontanarsi volontariamente dalla sua roulotte? O qualcuno l’avrà costretta?
Nessuno riesce a darsi una risposta. Perciò quando dopo 3 mesi inconcludenti le ricerche vengono archiviate, la disperata May Beth Foster non può far altro che appellarsi all’aiuto di West McCray, conduttore radiofonico della WNRK di New York e ideatore del programma itinerante “Sempre in viaggio”. Cosa potrà fare un conduttore radio? E soprattutto accetterà di indagare su un caso così complicato e misterioso? È quello che May Beth lo implora di fare, chiedendoglielo col cuore in mano, chiedendogli di andare a Cold Creek per raccontargli di persona tutti i dettagli possibili che potrebbero aiutarlo a ritrovare la sua bimba, perché non potrebbe sopportare la morte di un’altra ragazza. Se all’inizio West McCray è titubante, quel che intuisce immediatamente dalle parole della signora Foster è l’amore spassionato ed incondizionato che Sadie prova per la piccola Mattie.

Nell’album di May Beth l’arrivo di Mattie è segnalato dalla Polaroid raffigurante un minuscolo fagotto di un giorno tra le braccia di una Sadie di sei anni. Il modo in cui Sadie fissa la sorella appena nata è quasi impossibile da descrivere. È incredibilmente tenero. […] Non è incredibile? Sadie amava Mattie con tutto il cuore e quell’amore per la sorella le diede uno scopo. Occuparsi di lei divenne la sua ragione di vita. Per quanto fosse piccola, sapeva già che Claire non sarebbe stata in grado.

Questo è solo l’inizio di “Sadie”: un libro assai intenso, straziante e pieno di misteri, un romanzo davvero ben costruito tra presente e passato, dove i retroscena vengono svelati pian piano al momento giusto e con la giusta dose di suspance.
Questo libro è difficile da definire con un solo genere, perché è una sorta di crossover tra un Young Adult devastante ed indimenticabile, un Thriller che ti arriva fino nelle viscere, un Romanzo davvero ben fatto dove la narrazione rapisce il lettore ed è al contempo anche un libro drammatico e viscerale… insomma un libro davvero ricco di emozioni, di sensazioni e di intensità.

La mia scelta di leggere questo libro è nata ancor prima di conoscerne la trama: sono stata rapita dalla copertina, così semplice e allo stesso tempo così d’impatto, non si nota altro che il bianco dello sfondo dove si staglia il mezzo busto di una ragazza dai capelli sciolti che le coprono il volto (e pertanto implicano il mistero e la giovinezza della protagonista) e spicca il rosso della felpa, rosso che richiama – per ovvia allusione – il colore del sangue (e perciò un mistero doloroso da risolvere).

Nonostante la giovane età, l’autrice ha all’attivo già sei romanzi che le hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti… però “Sadie” è il primo libro che io ho avuto modo di leggere di Courtney Summers.
Sono stata letteralmente catturata dalla trama del libro, e sono stata rapita totalmente dalla lettura del libro, che mi ha incollata alle pagine dall’inizio alla fine e che ho divorato in neanche un paio di giorni.
Questo è un libro davvero forte e delicato, intenso e potente per il contenuto racchiuso al suo interno ed anche per la maniera con cui l’autrice l’ha narrato. La scrittura di Courtney Summers è stata così appassionante e magnetica da farmi stupire, soffrire, sperare dall’inizio alla fine.

L’espediente del conduttore radiofonico come una sorta di insolito “investigatore privato” viaggia parallelo ad un altro investigatore (di cui non vi posso svelare nulla ovviamente per evitare spoiler e per lasciare a voi lettori la stessa attrattiva e stupore che ho provato io leggendo il libro). Ma questi due percorsi apparentemente così diversi sia per lo stile in cui sono stati ideati (uno come una sorta di programma radiofonico suddiviso tra telefonate, interventi radio e pensieri del conduttore; l’altro come narrazione diretta in prima persona di un personaggio assai importante nella storia) si amalgamano così bene tra loro da rendere la lettura davvero fluida, coinvolgente ed appassionante… fino all’ultima parola dell’ultima riga.

Leggendo il libro ho provato una vasta gamma di sensazioni diverse e contrastanti per i personaggi e gli argomenti trattati, ma una cosa mi è sempre stata certa fin dalla prima riga: l’abilità narrativa dell’autrice è così capace da essere assolutamente idonea a rappresentare un libro che può comprendere un pubblico molto eterogeneo sia per gusti letterari che per età. Intendo dire che il libro è talmente ben scritto, intenso e delicato allo stesso modo, seppur trattante argomenti anche tosti, che può assolutamente essere letto da chiunque ami generi letterari diversi, e può catturare pienamente l’interesse di giovani lettori quanto quello di lettori più esperti.

Insomma è un libro che mi ha appassionata e colpita e di cui mi sento di consigliarne la lettura perché sono certa che sarà in grado di farvi trascorrere delle piacevoli ore tra le righe di questo libro, dove potrete viaggiare anche voi tra le strade di alcuni stati degli Stati Uniti, cercherete anche voi di scoprire la verità cercando ogni più piccolo dettaglio che potrebbe rivelarsi importante e assaggerete pian piano tutti i retroscena che si svelano al lettore nei tempi giusti, al momento giusto e nel modo più adatto.

Se avete voglia di stupirvi, di mettervi in gioco ed indagare anche voi, e allo stesso tempo avete un cuore che sa commuoversi, vi consiglio di leggere questo libro perché contiene in sé il giusto mix di queste cose e molto altro ancora!
Buona Lettura!! 😉

Nessun commento