[REVIEW PARTY] PIOVE DESERTO - CIRO AURIEMMA - DEA PLANETA LIBRI


Buongiorno sognalettori!
Oggi ho il piacere di partecipare al Review Party di "Piove Deserto” di Ciro Auriemma e Renato Troffa, e di darvi dunque il mio parere sul romanzo, che uscirà  il 5 febbraio  per  DeaPlaneta.

IL ROMANZO

Genere: Narrativa
Data di uscita: 05 Febbraio 2019
Prezzo cartaceo: 16,00€
Prezzo ebook: 8,99€

Davide, operaio in una fabbrica di fronte a Carloforte, è morto. È stato un incidente, una disgrazia. O forse è stato ucciso, perché aveva visto o saputo qualcosa che non doveva, magari proprio sullo stabilimento che da tempo rischia la chiusura. Anzi, è ancora vivo, si è nascosto a Cagliari con una donna... Molte voci e menzogne corrono, si inseguono attorno alla sua presunta morte bianca; presunta perché manca un corpo da piangere: Davide è letteralmente sparito. All'ombra di ciminiere che svettano come cattedrali di metallo e cemento, Leo Mari, ex poliziotto ed ex alcolista, una figlia sorda che vede troppo poco e che a malapena riesce a mantenere, torna sull'isola dove è nato e dalla quale è fuggito molti anni prima. Lo fa per affetto, perché Davide è stato il suo migliore amico, ma anche come investigatore per conto dell'assicurazione che dovrebbe saldare il prezzo della sua scomparsa. È un incarico come tanti, si dice, ma diventerà una corsa contro il tempo, alla ricerca di segreti che potrebbero non piacergli e che lo trasformeranno nel bersaglio di chi si sente minacciato dalla verità. Intense passioni civili e private si mescolano in questo noir: un'indagine coraggiosa sul dolore di una terra che sa essere paradiso e inferno insieme, e sulla ferocia di un tempo in cui perdere il lavoro può rappresentare una disgrazia peggiore che perdere la vita.


Protagonista del romanzo è Pantaleo Mari, ex poliziotto, ex alcolista, ex marito ed ex padre. Leo Mari dopo trentun’anni di assenza torna a Carloforte, sua isola  d’origine. 
“Un ombelico di seimila anime affacciate sul mare, in attesa di qualcosa di indefinito, destinata a stare ai balconi, alle finestre, sedute sui portoni o in piedi nelle piazze, a vivere le vite degli altri.”
Il motivo del ritorno di Mari è la morte di Davide, il suo migliore amico, operaio in una fabbrica di fronte all'Isola. Fabbrica che “sembrava assopita, nell'attesa di un nuovo inizio sempre promesso e rimandato, di elezione in elezione e di anno in anno”.
Leo deve indagare per capire cosa è successo realmente a Davide. È davvero morto in un incidente sul lavoro? Committente dell’indagine è l'assicurazione che dovrebbe saldare il prezzo della sua scomparsa.
Pantaleo sa di mentire a se stesso quando si dice che è un incarico come tanti.
La ricerca della verità sulla scomparsa si intreccerà alla strada per ritrovare sé stesso e scrollarsi di dosso il senso di colpa perenne.
Piove deserto è un noir mediterraneo a 360 gradi. L’Isola di San Pietro è coprotagonista di questo romanzo. Una terra meravigliosa martoriata dall'inquinamento, dove ci si ammala più che in altre parti. Terra sfruttata e abbandonata in nome del progresso. Dove si baratta il lavoro con la morte. Dove chi paga le conseguenze più gravi sono i più deboli. Questo è quello che ci vogliono raccontare Ciro Auriemma e Renato Troffa, in questo romanzo che si legge tutto d’un fiato.
Il lettore viene trascinato in un susseguirsi di azione, sesso, sapori, odori, colori, dolore e segreti da svelare.
Gli intenditori non potranno non notare l’influenza di Jean Claude Izzo nella formazione degli autori. Alcuni aspetti di Leo Mari sono degli omaggi spontanei e delicati a Fabio Montale.
Le protagoniste femminili, Eliana e Marta sono donne moderne e indipendenti. Donne consapevoli, audaci e padrone del loro destino e della loro sessualità. E questo mi piace molto.
E vogliamo parlare di Hemingway, il ragazzo minorato che diventa amico di Leo e che con la sua mania di trovare tesori lo aiuterà a imboccare la strada giusta perché “è come in barca: prima o poi il vento arriva e ti gonfia le vele. Si tratta solo di saper aspettare”.

Questo romanzo è assolutamente da leggere. La scrittura è molto curata. La storia decolla subito, senza tempi morti. Un vero noir mediterraneo di inchiesta, che ci sbatte in faccia una verità che non è nascosta ma non si vuole vedere.

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