[Recensione] L'ULTIMO ALITO DELL'ESTATE - Luca Rebecchi - Bookabook Editore


Bentornati Sognalettori, è finalmente arrivato il momento di parlarvi dell’esordio letterario di Luca Rebecchi, che si presenta al grande pubblico con il suo “L’ultimo alito dell’estate”, un romanzo riflessivo dal forte impatto emotivo.


IL ROMANZO

Titolo: L’ultimo alito dell’estate
Autore/Autrice: Luca Rebecchi
Editore: Bookabook Editore
Data di uscita: 8 Marzo 2017
Genere: Narrativa
Pagine: 296
Prezzo cartaceo: 15,00€
Prezzo ebook: 7,99€


Filippo è un giovane psicologo, attraente e sicuro di sé, ma basta un solo episodio in un mite pomeriggio di ottobre per mandare la sua vita in frantumi. Di colpo si rende conto di aver perso tutto: la donna che ama, la casa in cui vive, la professione che intendeva praticare... Dopo un tentativo di suicidio fallito, la madre - con la quale non aveva più rapporti da anni - gli fa promettere di vivere almeno fino al trentottesimo anno, l'esatta metà dell'aspettativa di vita di un uomo. Richiesta bizzarra che il figlio, nonostante l'avversione nei suoi riguardi, non sa rifiutarle. Così, le giornate di Filippo trascorrono solitarie una dopo l'altra, in una casa abbarbicata sulle dolomiti bellunesi. Finché, a un passo dalla fatidica data del suo trentottesimo compleanno, incrocia sul suo sentiero Chiara, una graziosa ragazza dall'animo innocente e alle prese con un doloroso passato dal quale sta fuggendo. A dispetto della loro relazione forzata contraddistinta da reciproca insofferenza, scopriranno che qualcosa di sconvolgente li accomuna. E che da soli è impossibile combattere i propri fantasmi.

L’ultimo alito dell’estate racconta la storia di due anime perse, due anime che della vita, hanno vissuto solo il brutto.
Filippo Casanova, giovane psicologo, ha perso la fiducia nel futuro e nelle persone, ha già tentato il suicidio e dieci anni dopo l’unica cosa che lo tiene ancora in vita è la promessa fatta a mamma Sandra, con la quale purtroppo non ha mai avuto un rapporto sereno.
«Sono venuta a strapparti una promessa» spiega con tono placido e inesorabile. Nessun preambolo d’affetto, di dolore, di apprensione. […]«Ora, io penso di avere il diritto di domandarti almeno un piacere. L’ultimo piacere. Ho un cancro ai polmoni che sta andando in metastasi.» […] «La promessa che ho intenzione di strapparti riguarda unicamente te. Sono qui per chiederti, per supplicarti, di continuare a vivere, almeno fintantoché non avrai compiuto trentotto anni.» […]«Non ti chiedo di campare in eterno» riesce a dire con la voce spezzata, appesa al nulla. «Secondo la statistica, a trentotto anni un uomo a percorso circa metà della propria vita. A quel punto deciderai se varrà la pena vivere l’altra metà. Oppure no. »

Chiara Zanin, ha un’infanzia violata ma grande voglia di vivere e di ricominciare che la porta a viaggiare in giro per il mondo, ed è proprio durante una delle sue avventure che si trova costretta a chiedere aiuto, di nuovo da sola, di nuovo in balia degli eventi.
Dopo dieci anni, si è azzardata a bussare alla porta di uno sconosciuto. Si era ripromessa di non farlo più, da sola. Del resto, mai avrebbe creduto che la sorte, cui era miracolosamente sopravvissuta allora, l’avrebbe aspetta per un tempo tanto lungo.

Saranno costretti ad una convivenza forzata, a causa delle bufere di neve che imperversano sulle Dolomiti bellunesi e delle condizioni fisiche della giovane Chiara.. ed anche un po’ per via dello scaltro colonnello Arturo.
Una convivenza che porterà a galla per entrambi tormenti, ricordi e spazzi di vita, che soprattutto Filippo ha ormai abbandonato, in attesa del suo ultimo compleanno.
La vita che ha condotto gli ultimi otto anni in quel luogo sperduto equivale a un ritiro spirituale, un isolamento eremitico, più che a un’esperienza primitiva. […] Ma i pensieri non possono essere messi a tacere a lungo, è questa la vera condanna degli uomini. Solo la morte riesce a domarli.

Luca Rebecchi ha un gran talento e si vede! La sua è una prosa acuta e ricercata ma allo stesso tempo delicata e sottile, talmente tanto che parola dopo parola, la storia e i suoi protagonisti, ti entrano sotto pelle.
Non nascondo, che gli ultimi capitoli, quelli in cui viene fuori tutto il passato dei protagonisti, soprattutto quello di Chiara, sono stati difficili da leggere e digerire, ma il messaggio nascosto in quelle pagine, anche se implicito, è scritto a caratteri cubitali sulla pelle dei protagonisti, “Nessuno si salva da solo”.
Un romanzo sorprendente e con un significato di straordinaria bellezza che porta il lettore a nuovi spunti di riflessione sul senso e sul valore della vita.
Un esordio grandioso per Rebecchi che sono sicura rivedremo presto in libreria con un nuovo lavoro, chissà, magari Filippo ha ancora qualcosa da dire!


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