[Recensione] SEMPRE D'AMORE SI TRATTA - Susanna Casciani - Mondadori


Buongiorno sognalettori! Torno così, con un libro che ho letto in due sere e di cui vorrei parlarvi.

IL ROMANZO

Titolo: Sempre d’amore si tratta
Autrice: Susanna Casciani
Editore: Mondadori
Data di uscita: 3 aprile 2018
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 163
Prezzo cartaceo: 16,00€
Prezzo ebook: 7,99€


«Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli». E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere più colorato tutto quello che tocca. È timidissima, parla poco, però sorride a tutti. E poi ama scrivere, perché farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. È un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. Però si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giù, di ascoltarci. Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll'aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un'ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore - quello per la mamma malata - che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare più caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l'amore è più potente di qualsiasi delusione e sa farsi largo anche tra le macerie di una vita che odora di terra bruciata come la sua. «Sempre d'amore si tratta» racconta la storia di Livia, dall'infanzia all'età adulta. E lo fa attraverso lo sguardo delle tante persone che, in momenti diversi, ne incrociano la strada, anche solo per poche preziose ore. Tante istantanee capaci di tratteggiare con precisione l'esistenza di una singola persona ma al contempo di raccontare anche un po' di tutti noi, di quanto sia difficile accogliere l'amore nella nostra vita, prendercene cura, proteggerlo e quanto sia spesso più facile, piuttosto, fuggirlo, maltrattarlo o convincersi di poterne fare a meno.



“Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore” è stato il primo libro di Susanna Casciani. Mi ha sempre incuriosito per l’idea originale e per le parole così dirette e sottili capaci di coinvolgerti totalmente. “Sempre d’amore si tratta” è il suo secondogenito, e anche qui Susanna ha saputo toccare corde importanti dei cuori di tutti.
E’ una storia che vede come protagonista Livia, ma a raccontare la sua vita, dall’infanzia fino all’età adulta, non sarà solo lei, saranno punti di vista di altri personaggi a farcela conoscere sotto ogni aspetto. Personaggi che incroceranno la sua vita all’improvviso o dal primo giorno in cui ha aperto gli occhi. Ognuno di loro ha qualcosa da dirci, realtà diverse che riguardano anche tutti noi. Argomenti importanti trattati con una delicatezza infinita.

La voce di una madre, che soffre di una malattia che l’ha privata del sorriso e dei colori.
La voce di un padre che fa fatica a portare sulle sue spalle le responsabilità di una moglie che teme di non essere più una buona madre, e una figlia che non può vivere in quel modo.
La voce di una migliore amica che lotta per non essere odiata da una madre che non accetta la sua omosessualità.
La voce di un amico che coglie ogni piccolo gesto di una bambina con un cuore grande che si fa in quattro per la sua mamma.
La voce di un libraio che per caso ha conosciuto una ragazza e la sua passione per la scrittura, che l’ha vista crescere e man mano svanire i suoi sogni.
Voci di persone che anche tutti noi abbiamo nella nostra vita. Ci avete mai pensato? Cosa possono cogliere due genitori di noi, e cosa due amici? O l’edicolante che ci vede ritirare ogni mese il nostro magazine preferito? Che idea si fanno di noi?
“Succede di trovarsi di fronte a qualcuno e di riconoscerlo, anche se non è detto che questo qualcuno ci cambierà la vita. Magari, e dico magari perché secondo me è già una gran cosa, la renderà un po’ meno difficile per qualche ora.”

Persone che ci vedono cambiare, gli unici che forse lo notano davvero. Come cambia la vita di tutti e ciò che riusciamo a notare è come cambia quella degli altri. Ma quando un sogno viene infranto noi ci spegniamo, a volte senza ritorno, quando non abbiamo più lampadine di scorta. Quando dobbiamo arrenderci al nostro destino, per il bene degli altri, per non ferire un genitore, per i nostri doveri di figlia, madre, sorella o amica. Ma si riesce mai davvero a prendere in mano la propria vita e a pensare al nostro bene? Non so rispondere. Io credo che sia una forma di libertà che non tutti possono permettersi, per tanti motivi che non sempre derivano dalle nostre scelte di vita o dai nostri errori passati, ma da quelli di altri, che però non possiamo contestare ne modificare.
“Ignorare i desideri non è forse l’ottavo peccato capitale? E la pena qual è? Spegnersi? Appassire senza aver vissuto nemmeno una primavera?” 
L’autrice con molta sensibilità e con una capacità narrativa evidente, ci fa riflettere. Ci fa mettere nei panni non solo di Livia ma anche in quelli di tutti gli altri personaggi.
La voce di una nonna e della sua saggezza, che ci aiuta sempre a trovare la strada di casa, che ci aiuta a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Punti di vista che ci fanno pensare, che ci fanno inquadrare il mondo a trecentosessanta gradi.
“Quando combatti a denti stretti ogni giorno ma perdi comunque le tue battaglie, certi ricordi sono tutto quello che hai, tutto quello che ti resta.”

Ho sempre apprezzato il modo di usare le parole di Susanna. Un linguaggio semplice ma che arriva e tocca nel profondo. Come una foglia che si lascia andare e si appoggia sulla nostra spalla, senza farci del male, ma rubandoci un sorriso e una lacrima, come se in quel momento qualcuno ci abbia voluto inviare un segnale, una presenza, un messaggio come “Ti capisco”.
In lei ho sempre trovato pensieri che sembravano esser stati scritti apposta per me nel momento preciso in cui forse non riuscivo ad esprimere il mio stato d’animo. Capita. I libri servono anche a questo. A ritrovarci. E io mi sono ritrovata in tanti pensieri, che ho vissuto sulla mia pelle.
Questa lettura la consiglio assolutamente. Per chi ha voglia di leggere qualcosa di delicato, non impegnativo, ma allo stesso tempo profondo e ricco di argomenti importanti.

“Certe tristezze non si possono curare perché, semplicemente, non sono malattie. Ci scorrono nel sangue, ci bruciano sotto la pelle, ci affaticano, ma non possono distruggerci. Non finché sentiamo che c’è ancora qualcosa per cui valga la pena lottare: un’idea, un sogno, una speranza, magari un sorriso.”






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