[POST-IT D'AUTORE] Cristina Caboni


Buonasera Sognalettori! Anche questo giovedì eccomi con l'appuntamento dedicato alla rubrica Post-it d'autore... Oggi vi propongo delle citazioni tratte da un libro stupendo, finalista al premio Bancarella.
Pronti per scoprire di quale libro sto parlando?

Ovviamente, dell'ultimo romanzo della meravigliosa Cristina Caboni 💙💙💙💙💙💙
Le descrizioni che troverete in questo romanzo vi faranno sognare!
"Quello che faceva nelle notti di luna crescente era proibito. Se l’avessero scoperta avrebbe passato molto più di un semplice guaio. Ne era pienamente consapevole. Eppure continuava a cercare luoghi dove collocare i suoi giardini. Il mondo aveva bisogno di fiori. Quella era la sua unica certezza."
Una poesia continua, parole scelte con attenzione da Cristina per la creazione del suo capolavoro!
 "Quello che avrebbe creato quella notte sarebbe stato un giardino molto speciale. Il giallo delle primule per la rinascita, il blu e il viola dei giacinti per il coraggio e la forza, il rosa dei tulipani per la speranza. E rose damascene per il loro intenso profumo. Era un’offerta, un regalo, il tentativo di aiutare qualcuno. Qualcosa che non nasceva semplicemente dal suo desiderio di vivere la natura, o dal suo modo di vederla e di prendersene cura, come nei giardini che aveva creato fino allora. E questo un po’ la spaventava."
 Come non amare il vecchio e saggio Jonas... 💙
  "«Che cosa ti piace di più della gente? Scegli una cosa sola, mi raccomando. » Non era più una bambina, perché continuava con gli indovinelli? Per un istante Iris pensò di rifiutarsi di rispondere, ma Jonas gonfiò le guance e le fece le smorfie, le stesse che da piccola la facevano sbellicare dalle risate. «Il sorriso.» Tante cose si potevano capire di una persona da come sorrideva. Anche quello glielo aveva insegnato Jonas. «Risposta esatta. E sai perché?» Scosse la testa. Lui moriva dalla voglia di dirglielo, non gli avrebbe tolto quel piacere. «È una finestra sull’anima. E l’unica cosa che ci rende degni di stare tra i fiori è proprio l’umanità. Questo non significa che la possiedano tutti, però», si affrettò a precisare. «Pensa al libro più bello che hai letto, al quadro più bello che hai visto, alla canzone più bella che hai ascoltato. Erano tutte espressioni dell’anima.» Iris sorrise. «Però alcune volte ti viene proprio da chiederti se la dimensione dove vivi sia la stessa nella quale abitano gli altri.» «Quando ti succede ricordati chi sei, e quello in cui credi. Non è difficile. L’essenziale è essere in pace con sé stessi. E non dimenticarti mai che le cose esistono solo quando tu le prendi in considerazione, piccoletta.»"
Iris e Viola, protagoniste di questa storia piena di mistero. 
 "Iris si immobilizzò e guardò meglio la sconosciuta. L’aria divenne densa, pesante. Il cuore prese a batterle forte. Fece un passo in avanti, e poi un altro. «Chi sei?» L’altra non le rispose, limitandosi a ricambiare lo sguardo. Occhi grigioazzurri di una sfumatura particolare, insoliti e rari. Iris li aveva visti ogni giorno della sua vita: ogni volta che si era specchiata. Come i suoi anche i capelli, lunghi, lisci e castani. E sua la struttura del viso delicato, dal naso sottile. Ma non solo: corporatura, altezza, tutto! Se non fosse stato per il giubbotto catarifrangente, Iris avrebbe giurato di trovarsi davanti a uno specchio. La ragazza con il giubbotto era pallida, gli occhi sgranati. «Chi sei?» le chiese nuovamente. All’improvviso un gruppo di persone si mise tra di loro. Iris restò là, paralizzata dallo stupore, senza parole, senza fiato in gola, in preda allo shock. Era lei, era identica a lei."
Se non lo avete ancora letto recuperate subito! Questo è un libro che non potete assolutamente lasciare in libreria. 



Alla prossima!
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