Buongiorno Sognalettori!
Nelle scorse settimane, Bad Mom si è presentata a voi lettori con una recensione del romanzo di Cinzia Giorgio. Oggi torna, per parlarvi del libro di Virginia De Winter "LA SPIA DEL MARE" edito Mondadori. (Non perdetevi il blogtour)
È il
primo romanzo che leggo di Virginia De Winter e avevo sempre sentito grandi
cose di lei. Devo dire che senz’altro la trama e lo stile estremamente
ricercato non mi hanno delusa, ma c’è un punto che mi ha lasciata
destabilizzata, perché a quanto pare sembravo l’unica ad averlo notato, a
soffrirne o a esternarlo: troppe, troppe descrizioni e pompose. Lo stile, a mio
avviso, ne soffre in quanto la trama si rallenta notevolmente. Spesso mi sono
ritrovata a saltare metà pagina qua e metà là, con enorme dispiacere, perché
posso immaginare la fatica e l’impegno che l’autrice deve aver riversato in
quelle righe che io, stancamente, ho sorvolato, ma davvero era troppo! Insomma,
mi chiedevo come mai solo io avessi questo fastidio e poi con enorme sollievo
scopro, detto dall’autrice stessa nei ringraziamenti, che il suo stesso editor
in Mondadori le imputa la stessa cosa. Mi dispiace sottolineare questa particolarità
perché la scrittura della De Winter è sicuramente molto ricercata, puntigliosa
e notevole
e capisco che sia una questione di gusto personale, quindi non fatevi
assolutamente ingannare da questo mio commento, perché a quanto pare sono una
su un milione ;)
La
trama è molto intricata, ci sono vari personaggi da seguire, anche se i
protagonisti veri sono solo due: Cordelia e Cassian. Una Venezia romantica
della metà del 1700 fa da sfondo a una storia che prende lentamente, ma che
tiene con il fiato in sospeso fino alle ultime pagine. Bellissima l’immagine
della dama chiusa in una bara di vetro sul fondale del mare. Una dama che si
intravede nelle acque scure della laguna, solo nelle notti più limpide.
"Si ritrovarono al largo dell’Isola di Torcello quando la notte era ancora fonda e la luna piena in un cielo straordinariamente chiaro. I gondolieri ruppero all’unisono in un’esclamazione di meraviglia e i remi si arrestarono. «Guardate» disse qualcuno, indicando i flutti. Qualcun altro si fece il segno della croce e mormorò una preghiera. Era possibile vederla soltanto nelle notti più limpide, quando la luna era alta in cielo e le correnti della laguna si combinavano in una magica armonia trasformando l’acqua in vetro. Allora si mostravano dal fondo del mare rovine di palazzi e resti di statue candide tra le incrostature di conchiglie e le chiome delle alghe. I riverberi della luna correvano lungo catene alle quali era assicurata una bara di cristallo e, tra i fregi e le nervature d’oro, appariva un volto di fanciulla che pareva immersa nel sonno. Alcuni giuravano che fosse viva, di averne sorpreso impercettibili movimenti nelle ore trascorse a contemplarla o di averla scorta in una posa diversa, vedendola la volta successiva. Altri invece erano sicuri che fosse morta, una creatura antica che riposava, intatta, tra le rovine delle isole inabissate della laguna. Sembrava una delle mille leggende che accompagnavano gli uomini di mare ma, a prestarvi attenzione, si era diffusa soltanto da qualche anno. «Si è mossa!» esclamò uno dei rematori, il più giovane. «L’ho vista.» Nadir trasalì con violenza e la sua mano si contrasse con uno spasmo intorno alla sponda dell’imbarcazione. «Impossibile, è sicuramente morta» disse un vecchio gondoliere dalla voce rauca. «Nessuno può sopravvivere in fondo al mare.»
Con questa immagine si apre il romanzo, ma al
lettore non è ancora dato di sapere chi sia la dama e cosa faccia lì. Piano
piano tutti i nodi vengono al pettine e si scoprirà perché Cordelia, sorella
gemella segreta di Cassandra, una spia inglese, viene assoldata prima dal padre,
Giustinian, e poi dal Doge stesso, per salvare la Serenissima.
«Quando arriverà il momento vostra sorella si addormenterà in attesa che scopriamo una cura adeguata per il suo male. Vostro padre ha già preso accordi riservati con i Provveditori sopra la Sanità e con il Consiglio dei Dieci: Cassandra dormirà in una bara in fondo al mare fino a che non sarà possibile risvegliarla.» L’orrore doveva essere evidente sul volto di Cordelia perché lui si affrettò a continuare con un sorriso mesto: «Non c’è altro modo: in nessun luogo la temperatura è fresca e costante come nel mare a quella profondità, tale da permettere la perfetta conservazione del corpo e l’agire migliore di questa droga alchemica. Abbiamo considerato con cura che luogo scegliere, adoperando la scala dell’insigne studioso Gabriel Fahrenheit. Ne avrete sentito parlare». Lei ebbe un gesto meccanico di assenso. «Non si sveglierà e non avrà paura, siate tranquilla. La sua anima si schiuderà nel sonno donandole sogni lunghi e bellissimi.»
Ma non fatevi ingannare, di nuovo, dalla citazione.
Nulla è come sembra e se penserete, leggendo, di aver capito qualcosa, siate
pur certi che non sarà mai quella!
Cordelia sulla sua
strada incontra e si scontra con Cassian e la sua compagnia di amici per la
pelle. Cassian, con un passato tenebroso, così pieno di cicatrici nel corpo e
nell’anima. Sarà amore a prima vista? E cosa impedirà loro di stare insieme.
Non lo svelo, ma vi dico che man mano che leggevo, divoravo le pagine, preda di
una suspense famelica. Posso assicurarvi che La spia del mare non è solo un romanzo d’amore, un romantic suspense, o
altro, ma un insieme genialmente composto, con parti così romantiche che vi
faranno sciogliere.
«Non sopportavo l’idea di lasciarvi e avevo il terrore che vi svegliaste trovandovi sola, in preda alla paura. Meyer mi aveva rassicurato ma non riuscivo a darmi pace, così Manuel ebbe l’idea di calare in mare le colonne, le fontane e le rovine greche. Nei mesi successivi decorammo il fazzoletto di mare che vi circondava. Ogni volta che facevo ritorno da un viaggio vi portavo un gioiello che lasciavo scivolare tra le acque. I marinai, i pescatori e i pirati della laguna raccontano ancora la storia di una città sommersa e di una principessa che dorme in fondo al mare.»…Gli chiuse con dolcezza i denti intorno al labbro inferiore, sentendo le sue mani fermarsi sui fianchi e poi risalire per serrarla in un abbraccio che le tolse il fiato. Cassian scostò la bocca dalla sua. «Ti ho odiata così tanto» mormorò. «Ti ho amato così tanto» rispose lei, appoggiandogli la fronte nell’incavo del collo.
Oltre al mistero della dama in fondo al mare
troverete anche strani avvistamenti di personaggi che sembravano morti e
misteriosamente riappaiono sulla scena, o persone con arti che non gli
appartengono, cucitigli addosso sapientemente, e uomini o donne mascherati
tipicamente da commedia dell’Arte che tenteranno di uccidere i nostri
protagonisti.
Cosa sta succedendo in una Venezia nel pieno delle
feste del Carnevale? Perché la Serenissima è in pericolo? Cosa o chi incombe
sulla città con la minaccia di una terrificante piaga?
Lo scoprirete solo leggendolo!
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